Verso un futuro “Mobile First”

Alistair-Wildman VmwareIniziamo con questo articolo la pubblicazione di una serie di interventi, promossi da VMWare, sull’evoluzione della mobility in azienda. 
Questo contributo è stato sviluppato da Alistair Wildman, Managing Director, End-User Computing, VMware, EMEA

 

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’affermarsi di nuovi trend legati alla tecnologia consumer e a un vero e proprio salto nel mondo enterprise. I giganti della tecnologia consumer che da anni dominano la nostra esperienza utente su PC rinnovano sempre più i propri prodotti per un contesto business mentre i dispositivi consumer si fanno rapidamente strada nel mondo del lavoro.
Questi sviluppi hanno aperto la strada alla vera mobilità all’interno dell’azienda. Si tratta sempre meno di una visione e sempre più di una realtà. Termini come Mobile First, Bring Your Own Device (BYOD), Choose Your Own Device (CYOD) e la nascita del Mobile Cloud sono sempre più diffusi all’interno dell’azienda e lo saranno anche in futuro. Anche l’Internet of Things contribuirà a guidare la gestione di una gamma sempre più ampia di dispositivi e da questo punto di vista già oggi si iniziano a vedere molti gadget intelligenti a casa, per strada e all’interno degli uffici, ognuno dei quali in grado di aggiungere dati interessanti e prospettive per il business. Tuttavia, sarà necessario un investimento sempre maggiore e alcune barriere dovranno essere superate perché il mobile possa davvero decollare. Nell’analisi che segue abbiamo esplorato alcuni dei passaggi necessari da seguire e quale potrebbe essere il futuro della mobilità aziendale.

A che punto ci troviamo nel viaggio verso la mobility?
Da un po’ di tempo la mobility è all’ordine del giorno nell’agenda dei dipartimenti IT, ma sfruttarne i vantaggi per i vertici dell’azienda è qualcosa di più che una semplice sfida. Per i CEO la discussione si è focalizzata di più sul concetto di dati “Just In Time” che possono migliorare la business intelligence e incrementare il fatturato, ma con costi di capitale minimi. Migliorare le interazioni tra gli utenti e la velocità con cui possono essere condivisi e analizzati i dati può comportare grandi guadagni in termini di efficienza ed è su questo che i responsabili IT devono puntare per convincere i CEO dell’importanza della mobility.
Bisogna inoltre notare che il livello di introduzione della tecnologia delle aziende varia considerevolmente a seconda del settore. Mercati guidati dalla necessità di trasformare l’esperienza del cliente sono stati in prima linea nell’adozione della mobility, perché consente al personale di coinvolgere meglio i clienti, ridurre le code nei negozi al dettaglio, abilitare una gestione rapida delle informazioni ed essere garanzia di qualità della linea di produzione.
Se guardiamo ad esempio al mercato delle utility, in passato i dispositivi mobili erano fortemente invocati per il lavoro sul campo e da allora questa richiesta è sempre aumentata. Il retail ha rappresentato un altro settore di early adopter dell’innovazione mobile, guidato principalmente dalla necessità di migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti. Molte grandi catene possiedono applicazioni mobile dedicate attraverso le quali è possibile fare acquisti veloci e semplici e stanno sperimentando le ultime novità nel campo dei pagamenti mobile. Più di recente, i rivenditori hanno potuto provare in anteprima i beacon nei negozi, per inviare informazioni specifiche direttamente sullo smartphone del cliente e ottenere informazioni preziose su come i clienti interagiscono.
Lo sviluppo delle reti è essenziale per sostenere questi cambiamenti epocali in termini di mobilità. Senza lo sviluppo del 3G, del 4G e del wireless, il retail e gli altri settori non sarebbero mai stati in grado di fornire i servizi sofisticati che oggi vediamo in molti Paesi, anche se in Italia c’è ancora un po’ di strada da fare in questo ambito.
Come dimostrano questi esempi, le opportunità per il mobile di trasformare il modo in cui le imprese operano e migliorare il servizio al cliente sono tantissime. Tuttavia molti hanno ancora bisogno di guardare a queste possibilità e capirne la portata. Si tratta di un settore che affronta un’evoluzione e un’innovazione continua volta a soddisfare il desiderio dei consumatori di essere mobile, per questo le organizzazioni devono muoversi rapidamente per rimanere competitive e soddisfare le richieste e le aspettative dei dipendenti.

Le innovazioni della mobility si spostano verso le soluzioni enterprise
Con Apple, alcune nuove funzionalità come “handoff” permettono di continuare a lavorare senza discontinuità da un MacBook a un iPad e l’estensione Apple “Documento Provider” fa sì che il contenuto possa essere condiviso più facilmente tra le applicazioni iOS. Su altri fronti, Google ha introdotto nuovi dispositivi Android su Android Lollipop, un’esperienza utente migliorata con informazioni integrate in tempo reale attraverso i servizi cloud di Google. Anche Microsoft ha investito molto nel mobile per la postazione di lavoro introducendo Office for iPad. Questo consolidamento del dispositivo – con le prestazioni di un PC portatile ora disponibili allo stesso modo per un tablet – riduce notevolmente i costi e le problematiche associate alla gestione di più dispositivi.
Tutti questi sviluppi combinano dispositivi hardware con software integrato, in cui il sistema operativo viene migliorato per fornire un nuovo livello di sicurezza e gestione. On top a queste piattaforme, sviluppatori di applicazioni consumer stanno costruendo applicazioni su HTML5 e HTML6 legate alla capacità pressoché illimitata della capacità storage e computazionale del cloud e con una interfaccia utente che può funzionare su più sistemi operativi. Questa separazione tra esperienza locale e cloud computing consente agli utenti di avere un’esperienza ottimizzata, con i benefici in tempo reale del cloud, il tutto in un telefono cellulare. Questo è il giusto approccio alla mobilità ed è ciò che le organizzazioni devono prendere in considerazione quando si guarda alla loro strategia mobile. Lo sviluppo HTML6 sostiene applicazioni multipiattaforma e consente all’impresa di concentrarsi su ciò che è importante: la connessione degli utenti alle applicazioni.

Le aziende mirano al Mobile First?
Una delle grandi tendenze che stiamo vedendo nel 2015 è il passaggio a una strategia Mobile First. IDC prevede che le organizzazioni IT dovranno dedicare almeno il 25% dei loro investimenti in software per lo sviluppo, la distribuzione e la gestione di applicazioni mobile entro il 2017 e il numero di applicazioni enterprise ottimizzate per la mobilità saranno quadruplicate entro il 2016[1]. Chiaramente, la mobilità sarà sempre più importante, ma le organizzazioni non gli stanno dando ancora tutta l’attenzione che merita. Questa riluttanza è in parte dovuta a una generale mancanza di comprensione di iniziative di mobilità e alla paura di scenari peggiori, come la perdita di dati critici. Non è così semplice come acquistare alcuni iPad e fornirli ai dirigenti o dotare i team di vendita con iPhone per l’accesso immediato a Salesforce.com in movimento. Si tratta di comprendere esattamente cosa i dipendenti vogliono – e di cosa hanno bisogno – per essere più produttivi. Si tratta di capire a quali dati i dipendenti devono accedere e come l’esperienza del cliente può essere migliorata.
C’è ancora molta strada da fare prima che le imprese facciano drastici cambiamenti. Tuttavia, sempre più i dipendenti si aspettano che i reparti IT forniscano loro esattamente lo stesso tipo di esperienza che hanno fuori dall’ufficio, con prodotti semplici e intuitivi.

Come il BYOD potrebbe guidare l‘era del “Mobile First”
La nozione di BYOD (Bring Your Own Device) è certamente molto ricorrente, e si sta anche trasformando in CYOD (Choose Your Own Device) in alcune organizzazioni. Smartphone e tablet sono ormai la norma, e molti utenti ora richiedono o si aspettano di lavorare con più dispositivi. In Europa, tuttavia, ci sono ancora alcuni ostacoli da superare su BYOD e CYOD: non tutti vogliono portare i propri dispositivi al lavoro e chiedono che siano i datori di lavoro a fornire loro l’hardware necessario. Alcune organizzazioni, inoltre, non consentono ai dipendenti di utilizzare sul posto di lavoro i propri dispositivi, ma ci aspettiamo che questo cambi nel corso dei prossimi anni, poiché senza ombra di dubbio l’esperienza utente su dispositivi mobili è molto meglio che sui desktop. Secondo una recente previsione di Michael Dell, l’utente medio interagirà con 10 dispositivi su base giornaliera nel 2020 e, con questo in mente, quando si pianificano progetti per la mobilità, le aziende devono guardare con attenzione alle esperienze degli utenti.
Il mobile cloud può essere un’alternativa molto conveniente. Richiede meno spese in conto capitale poiché vengono ridotti gli investimenti in desktop fisici e si possono avere dei sensibili risparmi grazie ai desktop virtuali.
Aziende come Salesforce.com sono molto all’avanguardia in questo ambito. Hanno messo in piedi il primo vero approccio Mobile First con applicazioni per dispositivi mobili prima che per desktop. Se altri software vendor seguiranno questo modello, sviluppando applicazioni business per dispositivi mobili in prima battuta, assisteremo a una reazione a catena, con sempre più persone che porteranno le applicazioni nel mobile cloud.

 

[1] IDC Reveals Worldwide Mobile Enterprise Applications and Solutions Predictions for 2015, December 2014

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