Venerdì Nero

E se dopo Halloween dall’America importassero anche il Black Friday?

Black Friday. Il Venerdì Nero. Per una volta, per lo meno negli Stati Uniti, non saranno le Borse a farla da padrone. Con buona pace dei tacchini e del granturco, il venerdì nero americano è quello in cui si dà il via ufficiale agli acquisti di Natale. Da qualche anno, poi, al venerdì nero segue sempre un lunedì nero, nel corso del quale gli acquisti dai negozi di spostano su Internet, alla fine del quale si cerca di trarre qualche indicazione su come chiuderà l’anno e come si aprirà quello nuovo.
La fortuna non più nei fondi di caffè, ma negli scontrini nei mall o nelle ricevute degli etailer.

Finora il fenomeno è sempre stato di sola matrice americana, tanto che in Europa si attendevano i primi responsi dal lungo week end d’OltreOceano per trarre auspici per prepararsi al meglio o al peggio da Sant’Ambrogio (per i milanesi) e dall’Immacolata in poi.

A quanto pare, però, dagli Stati Uniti oltre ad Halloween qualcuno prova a esportare anche il Black Friday.
A far da apripista non solo Apple, che estende anche ai mercati internazionali le sue offerte speciali, ma anche i molti siti di commercio elettronico che operando su scala globale propongono le grandi promozioni anche OltreOceano.
La coincidenza temporale fa sì che anche Amazon Italia, complice il suo primo compleanno, utilizzi questi stessi giorni per un primo rush natalizio.
Potrebbe essere solo un esperimento: in tempi di crisi la tattica supera la strategia.
Ma se dovesse aver buon esito, sarà il caso di pensare a un anticipo sulle quattordicesime.

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