Una pluralità di ricchi servizi

«Solo tre o quattro anni fa proporre alle aziende l’open source era quasi un’eresia – ha sottolineato Roberto Zanatta, vice president Telecom Media & Entertainment Leader, di Capgemini Italia -. Oggi, invece, ci troviamo spesso ad analizzare le realtà …

«Solo tre o quattro anni fa proporre alle aziende l’open source era quasi un’eresia – ha sottolineato Roberto Zanatta, vice president Telecom Media & Entertainment Leader, di Capgemini Italia -. Oggi, invece, ci troviamo spesso ad analizzare le realtà dei clienti, disegnando progetti che includono soluzioni aperte, accettate come standard de facto. Il mercato è profondamente cambiato e la sensibilità verso l’innovazione intesa come leva dell’ottimizzazione operativa e di una maggiore produttività è cresciuta anche tra i decisori aziendali. Le opportunità di innestare progetti di ingegnerizzazione sfruttando nuove economie di scopo, consente a tutti gli operatori coinvolti di fare tesoro delle soluzioni tecnologiche già realizzate e validate, per realizzare, in modalità condivisa, un’integrazione all’insegna della piena convergenza e di una multicanalità fino a oggi inimmaginabile. La possibilità di intercettare le migliori risorse in termini di contenuti, di esperienze e di progetti, permette infatti la realizzazione di una pluralità di servizi ricchi, sia dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Il momento è difficile ma è necessario un maggior decisionismo: le aziende devono scegliere dove investire e dove disinvestire. Mettendo a fattor comune lo sviluppo, la competizione si sposta a un livello più alto, in cui creatività e innovazione portano alla definizione di nuovi modelli di business che le aziende devono imparare a cogliere in tutte le loro diverse potenzialità».

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