Un Web scadente genera stress

Knowledge worker alle prese con la lentezza delle applicazioni. Soglia “dieci secondi” per uno su tre. C’è anche un problema di immagine aziendale.

Ca ha diffuso i risultati della ricerca intitolata “Ca Web Stress Index” 2009, condotto da Redshift Research intervistando 1.000 cosiddetti knowledge worker, ossia lavoratori qualificati che utilizzano il pc almeno quattro ore al giorno. L’indagine è stata tenuta nel mese di maggio 2009 in Francia, Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna tramite questionari online (200 per Paese).

La ricerca ha confermato che l’uso delle applicazioni Web occupa una parte sempre più rilevante del lavoro quotidiano. Il 74% dei lavoratori ha dichiarato di utilizzare il Web per svolgere la propria attività molto più frequentemente di due anni fa e quasi tutti gli intervistati (il 98%) hanno ammesso che non potrebbero più svolgere il loro lavoro senza utilizzare le applicazioni online.

Però il 29% ha riconosciuto di scontrarsi ogni giorno con problemi di performance delle applicazioni, mentre un altro 36% ha parlato del verificarsi settimanale di cadute prestazionali. Il 91% ha affermato di essere costretto a usare certe applicazioni gestionali anche se non funzionano bene.

Nell’odierna economia, basata su Internet, gli utenti finali nutrono aspettative elevate e pretendono che le applicazioni Web siano sempre disponibili e rispondano istantaneamente: il 34% dei lavoratori concede a un’applicazione solo 10 secondi per rispondere prima di passare ad altro, mentre il 55% è più paziente e attende 20 secondi.

Alla domanda sul tempo stimato necessario per risolvere eventuali problemi o errori, gli intervistati hanno manifestato aspettative elevate: il 53% ha dichiarato che i problemi andrebbero risolti entro 10 minuti; la percentuale sale all’82% per chi parla di un’ora e al 97% per la risoluzione in giornata.

E lo stress da utilizzo del Web si manifesta quando un’applicazione funziona a rilento: per il 75% la mancata performance delle applicazioni genera tempi morti e cali di produttività, mentre il 41% viene “colto da rabbia” e il 38% prova insoddisfazione nei confronti del proprio lavoro.

I costi aziendali dello stress da lavoro si tradurrebbero in turnover del personale, aumento dei giorni di malattia e assenteismo, minore resa, gestione poco efficiente del tempo e minore produttività.

Esistono poi problemi di reputazione: dall’indagine è anche emerso che per il 70% dei rispondenti una funzione It interna di scarso livello incide negativamente sul giudizio che hanno sull’azienda; se i sistemi informatici impiegati sono inadeguati il 50% non raccomanderebbe ad altri l’azienda presso la quale lavora e il 32% prende in esame la possibilità di andarsene.

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