Un sorriso nel ballot screen

L’opzione distensione di Microsoft per superare le complessità.

Sharon Chan, reporter del Seattle Times, tratteggia sul proprio blog un bel profilo di Brad Smith, tecnicamente general counsel di Microsoft, ossia il legale. Interessante leggerlo in relazione al fatto che in Europa sta diventando effettivo (primo marzo) quel ballot screen, cioè la possibilità di scegliere quale browser unire al sistema operativo, frutto delle decisioni europee e degli accordi presi con Microsoft.

Chan ripercorre le tappe delle annose questioni fra la casa di Redmond e l’antitrust europea portando alla luce la cifra diplomatica di Smith. Un po’ come il Kissinger della distensione, il legale ha saputo muoversi nei meandri di un difficile rapporto con passo politico, legale e diplomatico. Soprattutto, si fa notare, lo ha fatto anche usando il sorriso e la calma, caratteristica poco immaginabile quando sul piatto ci sono multe miliardarie.

Ma le negoziazioni suggellate anche con una dose di levità, pare voler raccontarci questa storia, sono le migliori per appianare il futuro.

È un dato che fra Microsoft e l’Europa ci sia un nuovo clima di rapporti, come testimonia l’ok sull’accordo con Yahoo sui motori di ricerca. Non esiste un algoritmo che ci dice quanto sia frutto del lavoro di Smith e le quote di mercato sbilanciate a favore di Google lasciavano intendere che la decisione non potesse essere che questa, ma un po’ di merito pensiamo l’abbia.

E senza voler improvvisarsi sociologhi, ci sentiamo di notare che l’opzione adottata da Smith, che proviene dal Midwest, non è avulsa dal contesto demografico in cui si trova a operare: la politeness è una bella peculiarità dello stile di vita del Puget Sound, un retaggio che attinge ad ascendenze scandinave che ancora caratterizzano il vivere indigeno.

Quello che sfocia nel ballot screen è un caso che potrebbe anche fare scuola altrove, essere da esempio per chi deve interiorizzare una criticità, elaborare una decisione avversa, farsi una ragione.
Anche questa è globalizzazione e forse delle migliori.

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