Sun aggiusta il tiro della prima fase di N1

Il progetto prende la via della gestione centralizzata dei sistemi server e storage, allineandosi a soluzioni che altri concorrenti hanno già in essere. Si vedono così i primi risultati pratici dell’acquisizione di Pirus Networks.

9 gennaio 2003 Sun ha presentato in dettaglio i primi risultati pratici dell’acquisizione di Pirus Networks, una società rilevata nel corso del 2002: un motore di virtualizzazione dello storage che costituisce la prima tappa dell’iniziativa N1. La nuova strategia riguarda un impegnativo sforzo per la gestione centralizzata dei sistemi server e di archiviazione, che anche molti dei concorrenti di Sun stanno perseguendo. Hewlett-Packard, per esempio, ha annunciato l’iniziativa Ensa, Emc parla di piattaforma AutoIs, Ibm di eLiza. I nomi cambiano, ma gli obiettivi sono molto simili: rendere sempre più automatiche le procedure amministrative della rete e dello spazio di archiviazione, aggiungendo il livello di flessibilità che permette di “virtualizzare” ovvero di aggregare le varie risorse e di riallocarle in base alle esigenze degli utenti di rete. Il motore di virtualizzazione presentato oggi da Sun è sostanzialmente identico al sistema Psx-1000 che Pirus aveva messo in commercio lo scorso anno, senza registrare un grande successo.

Pirus era stata fondata nel 1999 e non era mai riuscita a sottoscrivere accordi di Oem per la fabbricazione di apparati o a vendere effettivamente i dispositivi consegnati ai clienti per valutazione. Secondo gli osservatori il mancato successo non è tuttavia attribuibile a un difetto della tecnologia, quanto piuttosto al suo estremo livello di avanzamento e sofisticazione. La novità è che a partire da oggi il motore di virtualizzazione verrà commercializzato con il supporto delle organizzazioni di vendita Sun e sarà disponibile nel primo quarto di quest’anno insieme a una applicazione sviluppata ad hoc. In seguito, il sistema eseguirà anche applicazioni di replicazione asincrona, file system e back-up e ripristino dei dati.

Le iniziative Sun in materia di storage si sono moltiplicate da quando il capo della divisione server Mark Canepas è passato a dirigere la divisione dedicata ai sistemi di archiviazione. Sotto la sua gestione la quota di mercato che Sun detiene nel segmento dei dispositivi esterni Raid è passata dal 5,7 al 6,8% del 2002, secondo Idc. Un’altra conseguenza del suo arrivo è proprio il tentativo di consolidare la presenza di Sun nella nuova realtà delle piattaforme di switch intelligenti, o “applicative”. Con questo termine l’industria definisce i sistemi di commutazione che ospitano al proprio interno applicazioni specializzate nel trattamento dei dati commutati e possono dialogare con molteplici protocolli di rete e formati. Costruttori come Brocade Communications Systems, ma anche la stessa Cisco Systems (i cui prodotti verranno commercializzati da Ibm) promettono analoghe iniziative.

La differenza tra la piattaforma applicativa di Sun e quella di Brocade, secondo l’ex Ceo di Pirus Rich Napolitano sta nell’uso di processori indipendenti Ibm PowerPc a monte di ciascuna porta, contro i circuiti Asic scelti da Brocade. Un processore interamente programmbile consentirebbe l’esecuzione di software precedentemente basato su server.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome