Social network, attenzione ai furti d’identità

Nell’84% dei casi, i cybercriminali rubano i dati dalle reti sociali. Era l’8% a inizio 2010. I risultati di un’analisi di Microsoft.

A guardare i dati forniti da un rapporto redatto da
Microsoft sembra non ci siano dubbi: il furto di identità da parte dei
criminali informatici avviene ormai quasi esclusivamente nei siti di social
network.

L’analisi, che ha riguardato oltre 600 milioni di computer in tutto il
mondo, indica infatti che nell’arco di tutto il 2010 questa pratica è aumentata
di dieci volte: si è passato dall’8,3% di gennaio all’84,5% di dicembre.

Questo dato
riflette il successo dei social network e il fatto che i cyber criminali vanno
dove si può avere un facile accesso ai dati degli utenti. E per questo i social
network sono una vera miniera
– sottolinea Bernard Ourghanlian, direttore
tecnico e della sicurezza per Microsoft Francia -. Ci sono due grandi categorie di cacciatori di identità, i professionisti
pagati dalla mafia o dagli stati che compiono un attacco mirato per rubare
informazioni e le singole persone che usano questi dati in gran parte per fare
soldi
“.

Questi due profili “hanno interesse ad accedere alle reti sociali sia per avere la
conoscenza della gerarchia o la struttura delle reti di amicizia delle persone
coinvolte sia per sottrarre informazioni come numero della carta di credito o
la password
“, spiega ancora il responsabile Microsoft.

Un altro fenomeno che è aumentato nel 2010, sono gli
annunci pubblicitari non richiesti – il 70% di crescita tra il secondo
trimestre e il quarto – che si visualizzano attraverso le finestre
“pop-up”, e che possono offrire contenuti pornografici o Viagra.

Microsoft mette anche in guardia contro una recrudescenza
dei programmi “esche”, in cui vengono proposti falsi software di
sicurezza che giocano sulla paura di Internet e sulla possibilità di fornire un
falso senso di sicurezza. E questo vale sia sul versante Windows sia su quello
Mac, che rappresenta un obiettivo sempre più appetibile per i cyber criminali

Spesso ci
vuole relativamente poco per proteggere se stessi e il proprio computer. Consigli
di buon senso: come un antivirus e l’aggiornamento del costante software. Altra
strada è quella di non dare troppe informazioni sui social network
“,
ha concluso Ourghanlian.

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