Sicurezza, prevedere le minacce sconosciute

La Finlandia agli occhi di molti è una terra di innovazione tecnologica, dove tra gli altri è nato il fenomeno della comunicazione cellulare. Ne parliamo con Kimmo Alkio, Ceo di F-Secure, società attiva nella sicurezza, che ha sede a Helsinki. «La Finl …

La Finlandia agli occhi di molti è una terra di innovazione tecnologica, dove tra gli altri è nato il fenomeno della comunicazione cellulare. Ne parliamo con Kimmo Alkio, Ceo di F-Secure, società attiva nella sicurezza, che ha sede a Helsinki. «La Finlandia – afferma – è sempre stata caratterizzata da una forte attenzione nei confronti di istruzione, scienza e tecnologia, forse perché abbiamo sempre saputo di essere un paese di piccole dimensioni e lontano dal resto dell’Europa. L’inventiva e l’innovazione da noi sono cresciute in modo significativo nel corso del XX secolo e credo che questo si debba a un sistema didattico molto ben strutturato. Questo processo deriva dall’impegno sia da parte del settore pubblico che del privato. Il governo ha sistematicamente promosso lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi modelli di business. Sono stati lanciati diversi programmi per lo sviluppo tecnologico e i finanziamenti per l’innovazione provengono da organizzazioni sia pubbliche che private. L’innovazione in Finlandia viene inoltre promossa attraverso concorsi sia internazionali che nazionali dedicati a settori specifici. Tra i vincitori di questi concorso ci sono state società innovative come Nokia, Suunto e F-Secure. Per essere competitive a livello globale, le aziende finlandesi si sono specializzate e focalizzate su aree specifiche. Questo significa che anche a livello globale, sono state in grado di fornire i prodotti giusti al momento giusto e offrirli al giusto target di utenti».

Ora lei è a capo della società fondata da Risto Siilasma, con cui ha lavorato. Le sfide che ha di fronte sono le stesse che aveva il fondatore?

«Risto Siilasma ha guidato la società dal 1988 fino al 2006. Durante questo periodo l’azienda è cresciuta fino a diventare una delle realtà finlandesi più stimate nel settore Ict. Infatti, è riuscita a raggiungere una significativa posizione sul mercato, principalmente attraverso l’offerta a clienti in tutta Europa e sviluppando, insieme agli Isp partner, il concetto di sicurezza come servizio. Siamo stati anche i primi a garantire agli operatori di telefonia mobile la sicurezza dei dati. Inoltre, F-Secure è anche stimata per l’alta qualità dei suoi laboratori di ricerca sulla sicurezza, che sono in grado di garantire degli aggiornamenti continui e molto più velocemente dei principali concorrenti. Se da un lato la quantità dei nuovi virus è in continua crescita, in quanto troviamo più di 7.000 campioni di malware al giorno, dall’altro rispetto al passato gli attacchi sono più mirati e non hanno visibilità. Mentre prima i cybercriminal erano degli hacker improvvisati che seguivano un copione sempre uguale, gli hacker di oggi sono guidati da motivi economici. Infatti, il phishing è uno dei problemi principali e, nei mercati emergenti come l’India, il numero di attacchi è cresciuto di quasi il 100% anno dopo anno. Senza dimenticarsi che sta crescendo sempre più il numero delle persone connesse a Internet e che i dispositivi attraverso i quali è possibile navigare, fare online banking, online gaming e via dicendo, spesso non sono protetti».

Che tipo di innovazione pensa che oggi i responsabili It vogliano fare? E voi come pensate di supportarli?

«I responsabili dei sistemi informativi devono essere consapevoli di due importanti cambiamenti: prima di tutto, gli attacchi degli hacker ora sono più “silenziosi”, mirati e nascosti. Le organizzazioni odierne di cybercriminali, guidate dalla logica del profitto, vogliono invece restare nell’ombra e stanno utilizzando tecnologie avanzate per nascondersi dalle soluzioni di data security. Per difendersi da questa nuova tipologia di attacchi non basta più possedere un sistema di sicurezza tradizionale con un antivirus aggiornato e un firewall ben configurato. Sono necessarie tecnologie proattive come F-Secure Deep-guard, che prevedano le minacce ancora sconosciute. In secondo luogo, le reti aziendali hanno sempre più dispositivi, per cui devono essere protette contro il malware proprio come i tradizionali server, gateway e workstation. F-Secure è stata pioniera nello sviluppare una protezione antivirus anche per gli smartphone e ora offre una vasta gamma di soluzioni di sicurezza complete. Infine, quel che più conta, è che la sicurezza diventi un servizio. Noi da anni offriamo soluzioni innovative per la sicurezza e ora garantiamo una soluzione in grado di rispondere a tutte le esigenze di sicurezza delle aziende, che è basata su un modello ad abbonamento particolarmente flessibile».

Vista la continua evoluzione del mercato, secondo lei i Cio sono in grado di essere incisivi anche a livello strategico?

«Già adesso i responsabili dei sistemi informativi devono implementare policy di sicurezza che siano in linea non solo con le policy generali aziendali, ma spesso devono stabilire anche la strategia e i processi di business per certe aree dell’azienda. Molte società oggigiorno fanno affidamento sull’It per continuare ad aumentare il proprio business e non possono permettersi di ignorare la sicurezza informatica per nessuno dei propri processi chiave».

Il Web è stata la rivoluzione della scorsa decade. Lei vede all’orizzonte una tecnologia in grado di cambiare parimenti le nostre vite?

«Internet come la conosciamo oggi è solo l’inizio di una più lunga trasformazione. Essere connessi attraverso qualsiasi dispositivo digitale immaginabile rivoluzionerà la nostra vita lavorativa e privata. Le persone saranno sempre connesse, comunicheranno con i loro social network, condivideranno e scambieranno contenuti, lavoreranno o si divertiranno ovunque essi siano, attraverso portatili, smartphone, console di gioco, sistemi di navigazione, e così via. Il nostro compito è di proteggere e di dare la possibilità a tutti di sperimentare le emozionanti opportunità delle proprie vite in rete».

In quanto Ceo di una società innovativa, qual è il suo pensiero fisso?

«Sono sempre più convinto del fatto che l’efficacia di un’azienda si fondi su un sistema di valori che costituisce un elemento fondamentale di una cultura aziendale. Per questo motivo tendo a concentrarmi sempre di più sul talento delle persone, con l’obiettivo di creare un nucleo di competenze che diventa un’importante realtà sia per noi che per i nostri clienti e partner. E questo richiede un’attenzione giornaliera da parte del Ceo».

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