ServerWorks punta al cuore dei server Intel

La sussidiaria del gruppo Broadcom è ,in questo momento, l’industria pesante del mercato dei chipset per server Intel. I suoi componenti, infatti, vengono utilizzati da tutti i maggiori costruttori,

La costruzione delle “tubature” interne dei sistemi server ad architettura Intel è un segmento sempre più competitivo, dove le offerte di accavallano con una certa frequenza. In settimana sono attese le ultime novità sul versante dei chipset – i circuiti integrati che agiscono da ponte tra un microprocessore e i sottosistemi di memoria e trasporto ‘ prodotti da Hewlett-packard, Intel e Broadcom. Se il processore è il cervello di un computer il chipset rappresenta la spina dorsale capace di assicurare il dialogo con tutte le componenti di una macchina, ma diversamente dal processore il chipset ha un prezzo generalmente più basso, inferiore ai 100 dollari.

L’uscita di un nuovo chipset è una tappa fondamentale nel percorso evolutivo di una architettura perché consente di fatto la realizzazione di nuovi computer basati sulle più recenti generazioni di processori. In questo caso, la nuova Cpu “Prestonia” che inaugura la versione Xeon, riservata ai grandi server aziendali, del chip Intel Pentium 4. ServerWorks, sussidiaria del gruppo Broadcom, è in questo momento l’industria pesante del mercato dei chipset per server Intel: i suoi componenti vengono utilizzati da tutti i maggiori costruttori, inclusi Dell, Compaq, Ibm, Hp e altri. In occasione dell’Intel Developer Forum ServerWorks annuncerà il chipset Grand Champion Le, comprensivo di ponti Pci-X a 3,2 gigabyte al secondo, utilizzati per la gestione di quattro canali per la connessione di interfacce di rete, sistemi storage e altri dispositivi. Novità per Prestonia anche dalla stessa Intel, con il chipset E7500 “Plumas”, mentre Hp, con il modello “xzl” si rivolge direttamente alla piattaforma McKinley, successore di Itanium a 64 bit.

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