Ricerca di distributori (ma anche no) per Libra

Al momento nel listino di Probiz e fresca di una nuova versione cloud, la realtà italiana specializzata mail & content gateway potrebbe optare per il one tier.

Dialogare, senza troppo successo, con le realtà nazionali della distribuzione Ict. E scoprire che l’appartenenza alla medesima nazione, può anche non essere un punto a favore. Parliamo di Libra, dinamica realtà di Lecco che, fresca di release Libra Esva 2.0, sta volgendo l’attenzione verso un canale di Var e operatori che mastichino di virtualizzazione, anche in ambiente Microsoft e Citrix Xen Server.

In qualità di professional partner di Vmware, la società specializzata in mail & content gateway «che – tiene a precisare Maurizio Caltabiano, in qualità di responsabile di canale di Libra – non si ferma al semplice antispam ma è in grado di intercettare contenuti indesiderati all’interno della posta elettronica, sia in entrata che in uscita».

Ciò nonostante, tolta la bolognese Probiz, «i riconoscimenti ottenuti dalla rivista Sc Magazine e i risultati dei test a cura dell’organo indipendente Virus Bulletin», non si annoverano altri distributori interessati. «Proprio l’italianità del brand – contesta Caltabiano – pare essere il nostro maggior ostacolo, mentre in Germania, presso la realtà meccanica Ifina Beteiligungsgesellschaft, sono state vendute via Web 2.500 licenze user, dopo il testing online della nostra soluzione».

La stessa cosa è accaduta negli Stati Uniti «presso Proteus Technologies, realtà di 600 persone a conferma – continua il manager, che di sicurezza se ne intende – che la nostra soluzione copre tutte le dimensioni di mercato scendendo fino alle 25 postazioni, per salire oltre le 10mila». Ma tant’è. Nemmeno la recentissima versione Libra Esva Cloud Services sembra smuovere un mercato della distribuzione nostrana, «che predilige brand maggiormente conosciuti».

Eppure anche, da noi, la Provincia di Pistoia si è già messa in casa 500 licenze d’uso della soluzione proposta similmente al Comune di Teramo che, per altrettanti utenti, ha scelto la soluzione Libra, al momento a listino presso il distributore inglese Qbs Software e in altre realtà in Pakistan, Malesia e Singapore, «mentre siamo in trattativa negli Stati Uniti e nei mercati del Medio Oriente e dell’Est Europa» puntualizza Caltabiano.

Lo stesso che, preso atto dell’atteggiamento “attendista” di qualche operatore, sta seriamente pensando di rivolgersi direttamente alle terze parti «che possono testare online e proporre una soluzione efficace, facile da installare, estremamente competitiva in termini di prezzo beneficiando, al contempo, di documentazione e Webseminar accessibili on Web previa registrazione».

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