Privacy online, gli Usa piu discreti dell’Europa

Se è vero che la normativa europea in materia di salvaguardia della privacy è più rigorosa di quanto non sia negli Stati Uniti, uno studio firmato Consumers International rivela che i siti Internet in Europa sono molto meno osserva …

Se è vero che la normativa europea in materia di salvaguardia della
privacy è più rigorosa di quanto non sia negli Stati Uniti, uno
studio firmato Consumers International rivela che i siti Internet in
Europa sono molto meno osservanti di tali regole. I dati riguardanti
i navigatori iscritti, ad esempio, vengono spesso rivenduti senza
chiedere il consenso degli interessati e in conseguenza di questo
fatto gli utenti finiscono per ricevere mail promozionali mai
richieste. Secondo l’associazione dei consumatori olandesi, la
Consumentenbond, le conclusioni raggiunte nell’indagine effettuata da
Consumers International verranno annunciate pubblicamente a Londra,
nel corso di una conferenza stampa.
Consumers International è una federazione mondiale di 263 diverse
organizzazioni a tutela del consumatore. L’indagine è stata
effettuata sulla base di 750 recensioni di altrettanti siti Web
commerciali europei e americani. Il rapporto indica che in circa due
terzi di questi siti vengono richieste informazioni personali dai
visitatori e che in sei casi su dieci non figurano dichiarazioni
riguardanti il rispetto della privacy. Ma la cosa inquietante è che
appena il 9% dei siti europei chiede un esplicito permesso per
rivendere a terzi i dati raccolti. Solo un sito su cinque chiede
l’autorizzazione per inserire il nome del visitatore nelle liste di
distribuzione di newsletter e informazioni. Sui siti americani più
popolari, sembra esserci più rispetto (anche se per Consumers
International siamo ancora lontani da una situazione ideale): circa
la metà di loro chiede il permesso prima di rivendere i dati
anagrafici raccolti.

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