Pmi sotto la lente: la media impresa non innova

Un’indagine della Cattolica di Milano analizza aspettative e risultati reali degli investimenti Ict

9 luglio 2004 Grazie a un campione di una
cinquantina di aziende (soprattutto medie imprese) appartenenti a differenti
settori, l’Asam (Associazione per gli studi aziendali e manageriali
dell’Università Cattolica di Milano), sforna una serie di risultati che
non autorizzano all’ottimismo per quanto riguarda il rapporto tra Ict e piccole e medie imprese. “Per gli anni 2003 e 2004 – spiega Andrea Cioffi, autore della ricerca insieme a Stella Gubelli – continua a mancare una propensione delle Pmi verso l’innovazione. Si tratta di una tendenza che migliora nel 2004 ma che mostra una forte tendenza a indirizzare la maggior parte delle risorse verso la gestione dell’esistente”.




Secondo gli intervistati l’utilizzo delle strutture informatiche deve servire soprattutto a migliorare i risultati, ridurre i costi e a decidere meglio, mentre nelle ultime posizioni troviamo la possibilità di rendere più veloce il time to market e il rapporto con i fornitori. Queste aspettative sono solo parzialmente soddisfatte.

L’osservatorio ha indagato infatti su cosa è successo dopo
l’adozione delle soluzioni Ict per scoprire che la grande
maggioranza ha migliorato i risultati aziendali, la customer satisfaction, si è
sentito più supportato nelle decisioni e nell’interpretazione dei risultati e, nonostante le
aspettative contrarie, risultati positivi sono arrivati anche per quanto
riguarda il rapporto con i fornitori
. Male, invece, per quanto riguarda il contenimento dei costi.
Un buon 20,5% dice di non avere risparmiato un soldo e il 25% di avere
registrato risparmi sufficienti. Aspettative deluse anche per il time to
market.



Formazione tecnologica e manageriale sono i
principali ambiti di intervento per migliorare il livello di soddisfazione
dell’Ict con l’outsourcing che è preso in considerazione solo dal 20,5% delle
imprese. Esiste una forte esigenza di integrazione tanto che la maggior parte
della spesa prevista per nuovi progetti riguarda gli Erp, le soluzioni
gestionali integrate che attraverso vari moduli comprendono anche soluzioni di
e-commerce con i fornitori e con i clienti finali alle quali infatti sono
riservate investimenti nettamente inferiori. Il cammino verso
l’integrazione

, la maggiore attenzione all’efficacia e il focus sull’apertura verso l’esterno dell’azienda (alto il dato per quanto riguarda la presenza di Intranet ed extranet) sono gli altri dati salienti dell’indagine che ha evidenziato una certa delusione delle imprese riguardo i palmari.
Una tecnologia giovane che sta però facendo
rapidi progressi.

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