Per Gartner, il green It è una questione di «punti»

L’analista ha creato un sistema che traduce in punteggio gli interventi “verdi” compiuti dalle aziende in ambito informatico, utile a ridurre l’impatto ambientale valutando i progressi compiuti

Le tecnologie informatiche e di comunicazione, secondo stime Gartner, sono direttamente responsabili di quasi il 2% delle emissioni globali di Co2, una percentuale simile a quella dell’industria aeronautica. Esistono, perciò, tutte le condizioni per introdurre un cambiamento positivo in quanto un approccio ecologico all’Ict è tutt’altro che inappropriato e, anzi, diventerà presto una necessità per rendere più efficienti le principali operazioni aziendali. Si parla spesso di tecnologie informatiche ecologiche o “verdi”, sia nel mondo aziendale che sui media, in particolare dopo il notevole aumento dell’interesse, soprattutto nell’ultimo anno, verso l’ambiente e i fattori che possono danneggiarlo. Per Gartner, il green It fa riferimento all’uso ottimale delle tecnologie informatiche e di comunicazione, diretto alla sostenibilità ambientale delle operazioni aziendali, della supply chain e dei relativi prodotti, servizi e risorse, per l’intero ciclo di vita di tali tecnologie. Essenzialmente, si tratta di usare efficacemente le risorse Ict disponibili per fare le scelte corrette riguardo al costo di opportunità delle iniziative di miglioramento dell’efficienza e della sostenibilità ambientale. Il maggiore impatto diretto sull’ambiente è prodotto dall’infrastruttura, attraverso le emissioni di Ghg (greenhouse gas), i rifiuti elettronici e l’uso di sostanze non rinnovabili. Il 39% dell’inquinamento ambientale diretto proviene dai personal computer e dai monitor. Ogni giorno, vengono smaltiti circa mezzo milione di pc, 22.000 server e circa 1,5 milioni di telefoni cellulari. L’informatica, però, oltre a costituire una parte del problema, può contribuire anche alla sua soluzione. L’industria Ict può ridurre in misura significativa il 98% delle emissioni di Co2 causate da altri settori e attività. Ad esempio, grazie alle nuove tecnologie, è possibile gestire i sistemi in modo efficiente, ridurre gli spostamenti per lavoro, ottimizzare le spedizioni, consumare meno prodotti e combustibile, gestire con efficienza l’energia e i dispositivi e così via.

Da dove partire

Gartner ha creato un “punteggio ecologico”, uno schema di valutazione dell’Ict che può consentire ai Cio e agli altri manager aziendali di assumersi le dovute responsabilità in materia ambientale. L’obiettivo è quello di fornire una misura indipendente delle prestazioni “ecologiche” e una serie di indicatori sulle iniziative più efficaci. Il punteggio viene calcolato misurando tre aree: politica, attrezzature e comportamenti. Tutte le iniziative di sviluppo sostenibile si propongono sostanzialmente due obiettivi: la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e la diminuzione dei costi. La metrica adottata tiene conto di questi due obiettivi complementari. Esaminando i risultati, sarà possibile individuare le aree di possibile intervento sulle risorse e sulle iniziative informatiche a sostegno degli obiettivi ambientali dell’organizzazione. Il sistema permette di confrontare le prestazioni della divisione Ict esaminata con quelli di altre strutture analoghe. Tre indicatori a semicerchio rappresentano, visivamente, le prestazioni dell’organizzazione informatica in termini di consumo di energia, adesione alle politiche di tutela ambientale e sostegno delle iniziative di riduzione delle emissioni di Co2 da parte dell’azienda e dei consumatori. Le altre metriche includono una misura generale dell’ottimizzazione delle metriche ecologiche e una valutazione degli investimenti It “verdi” e delle emissioni di anidride carbonica da una prospettiva aziendale. Il punteggio esamina, inoltre, l’ottimizzazione delle tecnologie informatiche con riferimento a un’agenda più dettagliata. In una prima sezione viene presa in esame l’efficienza energetica. Ad esempio, vengono valutate le iniziative intraprese dall’azienda per ridurre i consumi e gli sprechi di energia, utilizzando gruppi di confronto per identificare le aree in cui è possibile risparmiare per finanziare altre iniziative ecologiche o miglioramenti in termini di tutela ambientale. Una seconda sezione esamina l’efficacia delle politiche Ict nel migliorare l’impatto ambientale del processo di approvvigionamento, promuovere il riciclaggio e controllare lo smaltimento delle sostanze pericolose. L’ultima sezione fornisce un’indicazione sull’efficacia degli investimenti informatici a favore dell’ambiente a livello di comportamento del personale, miglioramento dei processi e utilizzo delle tecnologie da parte dei consumatori. Sulla base di questi dati, i manager e i Cio possono adottare misure concrete per ridurre l’impatto ambientale dell’Ict e quello complessivo dell’operatività aziendale.

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