“Pacchetto Imprese” Cdp: nuove risorse per hardware, software e tecnologie digitali

Il plafond Beni strumentali dotato di 2,5 miliardi di euro mira a finanziare l’acquisto da parte delle Pmi di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuove da utilizzare per uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali.

Saranno
destinate ad agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese italiane le
nuove misure, che prevedono risorse pari a 5 miliardi di euro, messe in campo da Cassa depositi e prestiti (Cdp),  con il
“Pacchetto imprese”,

Più in
dettaglio, sarà rafforzato il Plafond Pmi estendendone il perimetro di
operatività e incrementandone la dotazione con ulteriori 2,5 miliardi di euro.
E sarà creato un nuovo Plafond da
2,5 miliardi
di euro dedicato esclusivamente al finanziamento dell’acquisto di
beni strumentali da parte delle Piccole e medie imprese (Plafond “Beni
Strumentali
”).

Cdp ha infatti ritenuto opportuno ripensare al perimetro delle piccole e medie imprese
finanziabili attraverso il Plafond Pmi, adottando la definizione di Piccola e
media impresa utilizzata dalla Bei (imprese fino a 250 dipendenti, a
prescindere dal fatturato e dall’attivo di bilancio). Inoltre, l’operatività
dello strumento è stata estesa alle cosiddette “mid cap”
, aziende
con un numero di dipendenti compresi fra 250 e 3.000 unità. A queste imprese –
che hanno risentito pesantemente della crisi finanziaria e del conseguente
fenomeno del credit crunch – viene destinata una specifica tranche
da 2 miliardi di euro di nuove risorse, attraverso la costituzione del Plafond
Pmi – “Mid”, da destinare al finanziamento delle spese di
investimento e delle esigenze di incremento del capitale circolante.

Alle Reti
d’impresa
vengono
destinati 500 milioni di euro di nuove risorse, finalizzati ad agevolare
la crescita dimensionale delle Pmi che sottoscrivano un contratto di rete
per
il perseguimento di un programma comune. Le risorse finanzieranno le spese di
investimento e le esigenze di incremento del capitale circolante connesse alla
realizzazione del “programma di rete”.

All’ interno
del Plafond
Pmi, 2 miliardi originariamente dedicati a favorire il pagamento dei debiti
della PA nei confronti delle imprese, saranno ora destinati al finanziamento
degli investimenti delle Pmi, in quanto le misure straordinarie adottate dal Governo
per favorire il pagamento dei crediti delle imprese da parte della Pa hanno di
fatto disincentivato lo strumento creato ad hoc da Cdp, che ha dunque ritenuto
di destinare anche queste risorse al primario obiettivo del sostegno degli
investimenti delle piccole e medie imprese.

Infine, è
stato istituito un nuovo Plafond “Beni strumentali dotato di 2,5
miliardi di euro
di nuove risorse, che mira a finanziare, attraverso il
sistema bancario, l’acquisto da parte delle Pmi di macchinari, impianti, beni
strumentali di impresa e attrezzature nuove da utilizzare per uso produttiv
o,
nonché di hardware, software e tecnologie digitali.

Ai sensi
dell’articolo 2 del “Decreto Fare”, le Pmi finanziate con la provvista del
Plafond “Beni Strumentali” potranno avere accesso ad un contributo in conto
interessi, erogato direttamente dal Ministero dello sviluppo economico.

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