Oracle-PeopleSoft, a inizio estate la decisione

Fissata il 7 giugno l’udienza per decidere se il matrimonio Oracle-PeopleSoft s’ha da fare.

10 marzo 2004

Sarà il 7 di giugno la data per il giudizio del Dipartimento di Giustizia statunitense sul tentativo di acquisizione di PeopleSoft da parte di Oracle.


Un termine sufficientemente lungo, quindi, per consentire allo staff di legali di Larry Ellison per preparare la linea difensiva e per esaminare la documentazione relativa alla causa in mano al Doj.


A latere della decisione relativa all’udienza chiave, emergono due fatti che riguardano PeopleSoft, senza che con ciò si debba arguire che possano avere effetto su decisioni riguardanto l’Opa.


Il primo concerne una rilettura dei dati contabili relativi all’ultimo esercizio della casa di Pleasanton, che fa scoprire come le revenue da licenze non sarebbero state tali se non ci fosse stata l’acquisizione di JdEdwards. Anzi, sarebbero calate del 20% rispetto al 2002.


Circostanza, questa, che accomuna PeopleSoft a Sap e, in parte alla stessa Oracle.


La casa tedesca, infatti, nel 2003 ha visto calare del 6% il fatturato proveniente dalla pura vendita di licenze. Allo stesso capitolo, Oracle è scesa del 14%. Ma, tenendo conto che il suo esercizio fiscale termina a maggio, nella seconda parte dell’anno le revenue da licenza di Redwood Shores sono cresciute dell’11%.


Contemporanemente a questa rilettura, PeopleSoft ha dovuto dire addio al proprio general manager delle soluzioni di Crm, Joe Davis, che ha lasciato la società, consensualmente, per raggiungere Coremetrics, una software company specializzata nell’analisi comportamentale dei consumatori in ambiro e-commerce.


Ricordiamo che la divisione Crm di PeopleSoft ha 300 effettivi e serve 1.200 clienti al mondo.

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