ObjectWay University insegna il processo di sviluppo del software

I corsi di education realizzati dalla business unit della società coprono tutto il ciclo di vita del software e alternano la teoria con esercizi e sessioni pratiche. Per garantire il livello formativo sono stati siglati accordi con vari partner, tra i quali Oracle, Microsoft, Sun e Ibm.

Crollo del mito della pianificazione, complessità degli ambienti informatici, data explosion, dinamismo ed evoluzione come elementi strutturali: per gli operatori del settore il contesto aziendale nel settore It è condizionato da diversi fattori che hanno come denominatore comune la permanenza di un gap tra i fabbisogni aziendali e il sistema informativo. "È una lotta impari – esordisce Severino Meregalli, director Focus of information systems Mba Program Sda Bocconi -. Non c’è tempo a sufficienza per attivare cicli di revisione e modifica del sistema informativo che siano coerenti con i tempi aziendali. I ritmi di mutazione degli scenari aziendali danno poco spazio a processi di gestione dei sistemi informativi fortemente orientati alla pianificazione.


La sfida, allora, è quella di progettare Sistemi informativi caratterizzati da un alto grado di "autoadattamento" alle mutevoli condizioni aziendali, ovvero nella capacità intrinseca dei sistemi di modificarsi in modo flessibile e coerente. Ma questo risultato si può ottenere solo grazie a un cambiamento radicale dei paradigma nell’area dei Si e nella loro gestione e questo richiede agli operatori un approccio diverso.


"È sempre più difficile utilizzare il metodo del "dare istruzioni" – precisa Meregalli – ed è sempre più frequente che si inneschi un loop perverso: la direzione non sa che cosa vuole e gli sviluppatori non sanno come procedere. Oggi è importante dare istruzioni alle visioni: invece di gestire i Sistemi informativi si devono porre le condizioni per il loro corretto sviluppo attraverso risorse e tecnologie coerenti. In pratica: passare dalla cura al vaccino.


Il passaggio implica l’abbandono di una logica ingegneristica a una logica più organica, con meno pianificazione e maggiore responsabilizzazione delle persone, concentrandosi più sull’economicità del sistema che sul budget.


Secondo Meregalli, aspettando la videogame’s generation, il management aziendale vivrà un periodo di transizione in cui la funzione dei Sistemi informativi così come la conosciamo inizierà la strada verso la sua scomparsa.


Arriveranno finalmente manager con maggiore confidenza verso le tecnologie dell’informazione e si ridurrà il ruolo di intermediazione della funzione dei Si, perché si colmerà il gap di competenze tra aziende e offerta Ict – precisa Meregalli -. Aspetti scabrosi come la delimitazione del territorio dei "potenti" finiranno nella prospettiva di una riduzione radicale dei ruoli. La figura del responsabile dei Si sparirà non per insuccesso ma per evoluzione: alcune prerogative delle sue funzioni saranno riconducibili a sedi più adeguate. Avremo specialisti funzionali, maggiore organizzazione e una strategia aziendale in cui ci sarà una polarizzazione dei compiti e delle competenze: da un lato pura organizzazione e strategia mentre, dall’altro, disegno e gestione delle architetture tecnologiche informatiche. In questo contesto, è evidente che ci sarà una diffusione dei sistemi Erp come catalizzatori dei processi di revisione dell’assetto dei Si e di formazione. L’It diventerà una componente strategica e/o un fattore produttivo, con un crescente sbilanciamento tra il fabbisogno di risorse e la disponibilità di figure professionali nel comparto It. È questo il dazio più pesante che le aziende devono pagare per entrare nella digital economy.


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