Nasce la Compaq dal volto enterprise

Il Ceo della societa (e artefice del merge con Digital), Eckhard Pfeiffer,ha illustrato gli assi dello sviluppo futuro di un’azienda che vuole arrivare nel 2000 a fatturare fra i 50 e i 60 miliardi di dollari.

La lettera "Q" sarà probabilmente un tormentone dei prossimi anni per il
mondo dell’informatica. Su questo logo, infatti, Compaq costruirà il
proprio rilancio d’immagine dopo la definitiva fusione con Digital,
destinata a creare una nuova azienda globale da 50-60 miliardi di dollari
di fatturato entro il 2000. Il Ceo della società, Eckhard Pfeiffer, si è
dato quest’obiettivo, presentando i piani strategici della nuova società,
pronta a fare il salto nel cuore dei data center aziendali.
Come anticipato nei giorni scorsi, l’attacco al mondo dell’enteprise
computing avverrà con l’integrazione delle tecnologie Digital ritenute
fondamentali (Alpha e Unix, essenzialmente) con quanto già creato da Compa
q
e Tandem, soprattutto per quanto concerne il clustering. L’integrazione
della tradizione Unix di Digital non significherà in alcun modo un
allentamento dell’impegno verso Windows Nt, il quale, anzi, potrà
beneficiare di un’attività di supporto e servizi ben avviata. La politica
del doppio binario trova fondamento anche nella volontà di realizzare
middleware in grado di connettere i due ambienti, in modo da migliorarne
l’interoperabilità. Pfeiffer ha anche indicato la finanza e le
telecomunicazioni come primi mercati sui quali indirizzare questo genere di
sforzo.
La piattaforma tecnologica sulla quale Compaq si muoverà verso l’inedito
(per essa) mondo high-end sarà per il momento Alpha, la quale
"garantisce cinque anni di vantaggio nel mondo dei 64 bit", secon
do
quanto espresso da John Rose, ora divenuto general manager del gruppo
Enterprise Computing. Ugualmente confermato, comunque, resta il supporto a
Intel, in particolare a Merced, quando si renderà disponibile. é probabi
le
che la politica architetturale, dunque, possa essere rivista a partire dal
2001.
Sempre a livello enterprise si colloca la volontà di spingere in maniera
aggressiva il software pacchettizzato, seguendo l’indicazione di Idc, che
parla di un 72% tendenziale di applicazioni enterprise-level che saranno
implementate sotto forma di soluzioni a pacchetto. Più o meno nella stessa
direzione si muove l’intenzione di utilizzare Internet anche come strumento
di diffusione di prodotti e servizi. A tal proposito, è stata annunciata
l’attivazione di "Active Answers", un sito extranet che fornirà una
libreria on line di strumenti e metodi per l’implementazione id pacchetti
applicativi. Complessivamente, i servizi saranno un punto di forza della
nuova azienda, con l’obiettivo di raggiungere un giro d’affari di 1,5
miliardi di dollari nel 2002.
Naturalmente, il processo di integrazione è destinato a lasciare anche
qualche vittima sul campo. I pc Digital, come ampiamente previsto, sono
destinati a lasciare spazio agli omologhi Compaq, eccezion fatta per i
notebook HiNote. Pur senza dirlo esplicitamente, anche OpenVms è un
ambiente destinato a una progressiva dismissione, dato il già impegnativo
e
contemporaneo supporto di Unix e Windows Nt. Inoltre, è stato confermato i
l
taglio di almeno 15mila dipendenti, in buona parte dall’organico Digital,
mentre altri 2mila andranno in forza a Intel, nell’ambito del piano di
cessione delle attività produttive Alpha, secondo gli accordi siglati lo
scorso anno. L’operazione porterà a un carico di 2 miliardi di dollari per
spese di ristrutturazione e di altri 3,4 miliardi per revisione dei
processi e degli sviluppi interni. Queste cifre, ovviamente, andranno a
incidere sul bilancio Compaq, che tuttavia prevede di aggiungere nuovi
profitti già a partire dal quarto trimestre fiscale, con un solo semestre
di " transizione".

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