Mutado ridisegna i Disney Comics

Digicomics, disponibile su varie piattaforme tascabili, rende fruibili i fumetti come non li avete mai visti prima. Grazie al framework sviluppato da un’azienda italiana.

Gli appassionati di fumetti Disney possono oggi vivere le loro storie preferite anche sullo smartphone o dispositivi analoghi. L’applicazione che realizza questa situazione è Digicomics, realizzata dall’italiana Mutado a stretto contatto con Disney US. Si tratta di un grosso successo della creatività e della tecnica italiane, un caposaldo che contribuirà a rivoluzionare una delle più fiorenti sezioni dell’intrattenimento.

Mutado è uno studio creativo fondato nel 2004 a Milano ed attualmente si basa sull’impegno diretto di venti creativi, ma sempre alla ricerca di nuove risorse. Dopo il grande successo di Whack-a-Mole, un gioco da scaricare che promuovesse la collezione di 55DSL (spin-off dell’abbigliamento Diesel), è arrivato il nuovo annuncio. Digicomics è uno studio di riedizione di storie a fumetti esistenti da fruire attraverso dispositivi tascabili, in particolare Apple iPhone e PSP Portable. Se i player sono particolarmente importanti, in questo caso la generazione dei contenuti è ancora più importante e certamente insegna qualcosa alla statica visione della digitalizzazione secca.

Il nostro primo task era la digitalizzazione delle centocinquantamila storie Disney prodotte in Italia” , ha esordito Lorenzo Manfredi, amministratore delegato di Mutado, che abbiamo incontrato al WhyMca di Cremona alcuni giorni prima dell’annuncio ufficiale; “contemporaneamente volevamo sviluppare una diversa esperienza per il fruitore, partendo dai disegni preesistenti ma aggiungendo la multimedialità dei player” ed eventualmente nuovi contenuti. Digicomics sarà disponibile su svariate piattaforme: iPhone, iPod Touch, altri smartphone, Nintendo DSi, PSP e più classici computer.

Il tool di authoring è particolarmente versatile: a partire dalla digitalizzazione delle immagini fornisce tagli, transizioni ed altri effetti video, oltre a una libreria di effetti audio. Il software è stato sviluppato a partire da Flex, seguendo design patterns, per generare il framework complessivo, che Mutado intende rilasciare al mondo Open Source.

In pratica il disegnatore della storia -o un suo sostituto- deve raccontare la storia originale partendo dai disegni esistenti ma tenendo in considerazione i vincoli e le possibilità della nuova piattaforma. E’ molto interessante vedere come storie pensate per la classica tavola verticale, con tutte le possibilità espressive di una gabbia non regolare che ha come limite solo la doppia pagina, quasi un formato A3, possano essere risagomate in un ordine narrativo diverso ma estremamente calzante ed arricchite dall’animazione delle transizioni e da effetti video e soprattutto audio, che aumentano la realtà della originaria versione pensata solo su carta. “Il formato finale delle storie rieditate è un flash su piattaforma Air” , spiega Lorenzo.

Al tavolo dei Colossi
La dimensione del lavoro è difficile da spiegare senza far riferimento al committente, The Walt Disney Corporation, un colosso che grazie alle sue sedi dislocate in tutto il mondo lavora effettivamente 24 ore su 24. “Seguire indicazioni provenienti da staff diversi a qualsiasi ora del giorno e della notte richiede una elevata specializzazione sia nell’organizzazione, sia nelle professionalità” , prosegue Manfredi. “Su Adobe Air in Italia c’è gente preparata, ma è stato difficilissimo sviluppare uno staff che potesse reggere 14 mesi di sviluppo a stretto contatto con queste necessità, ed infatti eravamo largamente sottodimensionati: abbiamo lavorato in 6, ma avremmo dovuto essere in venti!” .

L’italiana Mutado regge il passo con e contro colossi di dimensioni assolute. Basti pensare che quest’anno Disney ha fatto parlare di sé soprattutto per l’acquisizione della Marvel, un biscottino da 4 miliardi di dollari per l’impero creato da Stan Lee e sempre rivolto alle nuove tecnologie e ai nuovi canali. Da decenni Disney fa disegnare in Italia storie per i suoi capisaldi ma anche innovative, com’è stato anche per PK, il Paperinik in salsa Blade Runner usato per la presentazione di Cremona.
Insomma, la sfida dei nuovi contenuti è lanciata anche sull’immenso patrimonio fumettistico, ma in maniera più intelligente di quanto fatto con il video. Al momento viene richiesta una certa postproduzione, ma… scommettiamo che in breve partirà un processo di preproduzione delle storie perché sia più facile e ricco declinarle anche su piattaforma tascabile?

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