Mobile Internet: difficile inizio

Investimenti superiori al previsto e qualche difficoltà tecnica rallentano le prime sperimentazioni sia in casa Bt sia in Ntt DoCoMo.

Strada in salita per chi ha
deciso di buttarsi nel mercato dei servizi di mobile Internet di terza
generazione. I ritardi sembrano essere alll’ordine del giorno, così come gli
“sforamenti” dai budget previsti o preventivati.
Come accade ad esempio a
BT, che avvisato i propri azionisti che nei prossimi 5 anni dovrà investire tra
i 15 e i 20 miliardi di sterline per l’attivazione di servizi di mobile internet
di terza generazione nel Regno Unito, Germania e Olanda. La notizia, di per sè
già significativa, assume un contorno ancor più particolare se si considera che
la società ha da poco varato un importante piano di ristrutturazione, secondo il
quale dovrebbe recuperare le perdite per un ammontare pari all’investimento da
poco annunciato.
Portavoce aziendali hanno comunque dichiarato che la cifra
indicata dovrebbe rappresentare l’investimento massimo previsto: la società
dovrebbe infatti investire da 2 a 3 miliardi di sterline in ciascuno dei Paesi
sopra citati, cifra alla quale potrebbero aggiungersi circa 9 miliardi destinati
alle licenze.
In ogni caso, le voci relative a BT non fanno che confermare
quanto già sottolineato da molti analisti e cioè che sebbene in wireless
Internet rappresenti una meta per molti, i profitti tarderanno ad arrivare. Non
si tratterà dunque di un investimento a breve termine.
Quanto ai ritardi, gli
ultimi in ordine di tempo si annunciano da un lato da parte di BT, dall’altro da
parte di Ntt DoCoMo.
Per quanto riguarda BT, l’annuncio riguarda il ritardo
della prima rete di terza generazione sull’isola di Man, comunicazione che
arriva a poche settimane da un analogo comunicato da parte di NTT DoCoMo, con il
quale la società giapponese posticipa il lancio del servizio a Tokio al prossimo
primo di ottobre. In entrambi i casi, le società imputano i ritardi a problemi
software nei controller dei nodi remoti, che non permetterebbero agli utenti che
chiamano da una cella di spostarsi senza perdere voci o dati. Anche per Bt il
servizio dovrebbe vedere la luce solo con il prossimo autunno.

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