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Milano vara il piano per il digitale

Il Comune di Milano presenta il progetto per semplificare l'infrastrutura e offrire nuovi servizi ai cittadini

La Milano digitale prende forma con la presentazione di un piano che dovrebbe contribuire a una profonda modifica della macchina comunale e migliorare le relazioni con i cittadini. Il fatto di avere un assessore alla Trasformazione digitale e ai servizi civici come Roberta Cocco (nome storico di Microsoft) e un sindaco come Giuseppe Sala che masticano di Ict, favorisce il cammino della città che, come ha sottolineato il sindaco vuole copiare “le buone regole e gli esempi virtuosi” in giro per il mondo. Cosa che l’Amministrazione sta già facendo visto che sono stati avviati i contatti con altre città con incontri operativi che, per esempio, sfoceranno in un meeting che si svolgerà a Milano a fine novembre con una delegazione di New York e il Comune con gli stakeholder meneghini del mondo digitale.

Un modo per proseguire la strada della giunta Pisapia in buona sintonia con l’area digitale del capoluogo lombardo che potrebbe partecipare al piano del Comune. Da parte sua l’Amministrazione, oltre ad assumere un congruo numero di giovani per dare maggiore vigore alla macchina, punta a rivoluzionare la struttura attraverso interoperabilità e razionalizzazione delle infrastrutture. “In Comune – ha spiegato Roberta Cocco – sono presenti 852 server, oltre duecento applicazioni e 185 database”. Una struttura a silos “impensabile in termini di efficacia” ha sottolineato Sala, comune a molte città italiane, che deve però essere integrata.

Milano come New York

Il piano coinvolge tutti gli assessorati dell’Amministrazione meneghina e prevede la digitalizzazione dei processi “perché – ha aggiunto Cocco – dobbiamo ridurre i tempi e semplificare il flusso di gestione dei processi”. Fondamentale è la dematerializzazione dei documenti che oggi si aggira sul 5%, mentre per le rappresentazioni grafiche dinamiche con software che, grazie a una piattaforma di database integrata, sono fondamentali per monitorare alcuni comparti, Milano si ispirerà all’esempio di New York. Nella grande Mela utilizzano Power Bi un software targato Microsoft che permette il monitoraggio degli edifici classificando tutti i dati relativi agli stabili e offrendo una serie di cruscotti per tenere sotto controllo i dati.
E’ questo probabilmente il progetto più impegnativo del piano che prevede anche una piattaforma digitale unica che permetta di razionalizzare la struttura attuale che comprende tre portali principali e 22 secondari.

Si parla anche di Open Data

Altro progetto mutuato dall’Irlanda riguarda il Fascicolo del cittadino, “un’area riservata e sicura – ha aggiunto Roberta Cocco – dove aver a disposizioni le interazioni con l’Amministrazione”. Lo Spazio municipi servirà per attivare un’ampia collaborazione con gli ex consgli di zona, gli Open data saranno un altro terreno di intervento, mentre il Comune intende anche lavorare sulla formazione contro il digital divide dei cittadini. “Stiamo già raccogliendo la disponibilità di altri attori disponibili a darci una mano per spendere meno e fare più in fretta” ha aggiunto il sindaco. L’elenco comprende anche un cruscotto della mobilità per le info sulla situazione del traffico, Area C e altro, uno spazio dedicato ai servizi sociali per incrociare domanda e offerta, la digitalizzazione dell’area della scuola per i pagamenti ma anche il dialogo con i genitori  la digitalizzazione delle pratiche urbanistiche e in generale di quelle del Comune.

Sappiamo di dover fare un investimento iniziale che porterà però risparmi ed efficacia nel rapporto con i cittadini” ha sottolineato Sala che non ha fatto sitme sull’investimento del Comune. I soldi e i tempi dei progetti sono ancora da valutare, ma la macchina è già partita. “Siamo nella fase della ricognizione, il passo successivo sarà di valutare dove poter focalizzare gli investimenti perché ci siamo resi conto che l’attuale struttura a silos offre ottime opportunità di ottimizzazione”. Il tutto dovrebbe sfociare anche in una serie di app con l’obiettivo di, fra i tanti, di portare l’utilizzo dei servizi onine dal 40 all’80%.

 

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