Migrare all’Rfid con l’aiuto del canale

Secondo Printronix il supporto dei system integrator è fondamentale per l’introduzione delle nuove tecnologie di stampa e per comprenderne il ritorno dell’investimento

Luglio/Agosto 2005, L’intenzione è di passare alla tecnologia
Rfid, ma senza fretta e garantendo il supporto alle tecnologie tradizionali.
Printronix è un riferimento assoluto nel mercato della stampa a matrice
a righe, tecnologia che ha inventato nel 1974, in quello delle stampanti laser
a modulo continuo e delle stampanti termiche di etichette con codice a barre.
Tutte le sue soluzioni, dunque, sono rivolte al settore della supply chain che
piano piano si sta interessando alla conversione verso le stampanti di smart
label Rfid e, evidentemente, Printronix non può che seguire il trend
di mercato. Il primo segnale di questa evoluzione, come ci conferma Rose
Marie Zito
, Southern Europe area sales manager di Printronix, è
l’introduzione della linea Rfid SmartLine composta dalla stampante di smart
label Rfid Sl5000r Mp, dallo smart label developer’s kit, da una stampante termica
aggiornabile T5000r Sr e da un kit di aggiornamento Rfid. Dalla composizione
della linea si capisce la cautela con cui l’azienda si appresta a cavalcare
l’onda dell’Rfid. La compatibilità verso il basso, infatti,
è garantita. La stampante T5000r Sr, per esempio, è in grado di
produrre i normali codici a barre, ma può anche, tramite un kit disponibile
ma non obbligatorio, aggiornarsi alla stampa delle etichette Rfid nel momento
in cui il cliente è pronto al grande passo. «Fondamentale nel
settore della supply chain
– spiega la Zito – è il Roi (Return
of investment) del cliente, poiché si tratta di stampanti che costano
alcune migliaia di euro e non sempre ne basta una. Per questo è fondamentale
garantire la protezione dell’investimento insieme all’opportunità di
un aggiornamento tecnologico»
.

Traghettati dal canale
Partner privilegiato per illustrare al cliente queste sfumature è certamente
il canale. «Siamo distribuiti dalla Mph e dalla Telecom Assist di
Milano e dalla Pernix di Quarto D’Altino (Ve)
– afferma la Zito – e
siamo interessati ad ampliare le nostre partnership ai system integrator»
.
Il valore aggiunto di questa tipologia di partner riguarda il servizio di prevendita,
in cui, utilizzando lo Smart Label Developer’s Kit, si configura la stampa (preconfigurazione
delle smart label, test della velocità di lettura, posizionamento delle
etichette e loro dimensione) secondo le specifiche esigenze del cliente. «Anche
nel calcolo del Roi
– aggiunge la Zito – e nello scioglimento dei dubbi
relativi all’introduzione dell’Rfid, il system integrator può dare il
suo importante contributo anche perché ogni cliente ha una problematica
diversa e solo il partner di canale, che gli è già vicino, la
conosce»
. Printronix, inoltre, fornisce con tutte le nuove stampanti
il software PrintNet Enterprise per la gestione remota delle stampanti e un
software di integrazione con il sistema informativo esistente che permette di
non aver problemi di compatibilità durante la creazione delle etichette.

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