Media tablet e desktop virtuali: il pc non piace più

Gartner rivede al ribasso le stime relative al mercato pc mondiale. E punta il dito verso media tablet e thin client: sono loro che condizioneranno lo sviluppo del comparto nei prossimi mesi.

È una Gartner meno ottimista rispetto a due mesi fa quella che questa mattina ha rilasciato le nuove previsioni di crescita per il mercato mondiale dei pc.
Così, se nel mese di settembre la società di analisi parlava di un incremento del 17,9% nelle unità vendute a fine 2010, rispetto al totale registrato lo scorso anno, ora si attesta a un interessante ma più contenuto +14,3% a 352,4 milioni di macchine.
Meglio dovrebbe andare il prossimo anno, con previsioni attualmente attestate a un +15,9% a 409 milioni di macchine, anche se anche in questo caso c’è un ridimensionamento rispetto al +18% inizialmente previsto.

La revisione delle stime, spiega la società di analisi, riflette soprattutto la debolezza della domanda da parte del mercato consumer, che si accompagna a un marcato interesse per i nuovi media tablet.
In realtà, secondo Gartner nei prossimi mesi numerosi fattori contribuiranno a rendere meno stabile la crescita del comparto. Peserà, soprattutto, l’arrivo sul mercato di nuove generazioni di dispositivi in grado di abilitare il consumo di contenuti in mobilità. Siano questi media tablet come gli iPad o smartphone di nuova generazione, il risultato secondo la società di analisi, sarà che gli utenti li acquisteranno come complementi quando non addirittura come sostituti dei pc tradizionali.

Fosse solo questione di tablet e smartphone, però.
Per il tradizionale mercato pc la minaccia non viene solo dal consumer, ma anche dai nuovi paradigmi che si stanno affermando nel mondo delle imprese, nel quale l’adozione dei virtual desktop porterà all’affermazione di dispositivi differenti, thin client in primis.

C’è un problema di innovazione che sembra colpire l’industria stessa del pc, incapace di rinnovarsi in misura significativa e dunque costretta a fare i conti con la difficoltà a far partire cicli di rinnovo importanti.

È chiaro, secondo Gartner, che qualcosa debba cambiare, soprattutto perché se nel breve termine il pc continua a essere percepito come necessità, nel breve e nel lungo termine saranno gli utenti stessi che tenderanno a privilegiare altre piattaforme come strumento primario per le loro necessità elaborative.

Ecco perché la società di analisi ha identificato cinque dinamiche che già cominciano a condizionare il comparto e ancor di più lo condizioneranno in futuro.
In primo luogo non bisogna trascurare la crescita dei mercati emergenti. Sono loro che guidano la crescita e ancora di più la guideranno nei prossimi mesi, tanto che entro la fine del prossimo anno, il 50% delle vendite di pc nel mondo saranno generati sui mercati emergenti. Tuttavia non è escluso che proprio in questi mercati la spinta ai device alternativi trovi la sua concreta realizzazione: nei prossimi anni il primo acquisto di un utente consumer potrebbe indirizzarsi verso un dispositivo diverso dal pc.

Non si può poi trascurare l’aspetto della crisi. È l’incertezza economica che condiziona e ancora condizionerà la disponibilità all’acquisto da parte dei consumatori statunitensi ed europei, che non solo pospongono il rinnovo della loro dotazione It, ma quando decidono un acquisto oggi tendono e sempre più spesso tenderanno a privilegiare i media tablet.

Proprio i media tablet, ed è questo il terzo punto messo in luce da Gartner, sono destinati a conoscere le evoluzioni più significative dei prossimi mesi, tanto che le loro funzionalità li renderanno sempre più simili ai pc. Unito all’appeal estetico e alla praticità dell’instant on, proprio questo aspetto è destinato a condizionare le scelte di acquisto dei consumatori nei prossimi mesi.

Il quarto punto evidenziato da Gartner è in realtà un corollario ai punti due e tre. Il ciclo di vita dei pc tradizionali è destinato ad allungarsi. Gli utenti avranno meno necessità di sostituire i loro pc con la stessa frequenza.

Quinto e ultimo punto.
Se è vero che gli hosted virtual desktop non dovrebbero decollare nei mercati professionali prima del 2012, è comunque innegabile che l’adozione dei desktop virtuali è destinata a condizionare i cicli di acquisto delle imprese.

Sarà bene tenerne conto.

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