L’open source fa risparmiare le grandi aziende

Secondo la società elvetica Soreon Research, i risparmi possono toccare anche il 30%, ma si riducono decisamente per parchi installati di piccole dimensioni.

9 maggio 2003 Secondo un’indagine presentata nei
giorni scorsi dalla società di conseulenza svizzera Soreon, le
grandi aziende possono beneficiare di effettivi risparmi utilizzando software
open source.
Dallo studio emerge che le aziende con un budget di 1,1
milione di dollari per l’acquisto di applicazioni office
possono
risparmiare il 20% adottando OpenOffice invece dei prodotti
Microsoft. E chi sceglie di utilizzare Linux invece di Windows riesce a
rispamiare circa un 30%
.
Secondo lo studio, su un arco di tre anni,
aziende con circa 2.000 posti di lavoro possono risparmiare 595.000 dollari
sulle applicazioni, 65.000 sul sistema operativo, 36.000 sul content management
e 24.000 dollari sul database.
Ovviamente, il grosso del risparmio va
attribuito alla mancanza di costi di licenza, anche se lo studio sottolinea
anche come le aziende possano ridurre il personale necessario alle attività di
implementazione.
Secondo Soreon, i benefici sono inferiori per le aziende di
più piccole dimensioni.
Per un’azienda con 10 posti di
lavoro
, si parla di un risparmio dell’ordine del 2%, che sale al 6% sul
software office e al 7% sul sistema operativo nelle aziende con 100
posti di lavoro
.

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