Lo storage facile di Cinetica

L’azienda romagnola usa la tecnologia Compellent per impostare infrastrutture semplici da gestire e dai costi definiti.

“Quanti decisori di spesa sanno che per la gran parte i problemi di rete possono essere risolti da specifici acceleratori, senza toccare il resto?”. Parte forte Enrico Signoretti, Ceo di Cinetica. Per lo storage la sua azienda è partner di Compellent, con la sua architettura Fluid Data. “Lavoriamo anche con altri storage vendor”, precisa Enrico, “ma Compellent ci soddisfa parecchio”.
Storage, virtualizzazione, private cloud … sono svariati gli argomenti dei quali si parla, ma bisogna fare attenzione: se la virtualizzazione è trasversale ai vari settori e molti se la cavano, lo storage è poco noto e i grandi vendor che hanno risorse li mettono sui grandi clienti, dedicandosi poco ai medi clienti. E’ lì che entra chi ha passione ed energia, proprio come Cinetica, che proprio a questa assonanza deve il suo nome.
Anche se la soluzione Fluid Data è moderna e semplice e scala verso il basso, esiste un entry point comodo. “Sotto i 500 dipendenti del cliente facciamo fatica a proporci, anche per le specificità del nostro territorio: è più facile lavorare in grandi città”, dice Enrico Signoretti, 37 anni, deciso nel business ma affabilissimo nella vita quotidiana.
Grande appassionato di mare dal surf alla vela e di due ruote dalla bici alla MotoGp, Enrico sa bene come muoversi in un business che si annuncia esplosivo: i dati non strutturati e il basso costo dei drive stanno creando enorme spazio per un approccio allo storage finalmente libero dalle pastoie delle tecnologie sovrapposte e dei vendor con politiche commerciali a scartamento ridotto.
Cinetica nasce nel 1996 per occuparsi di infrastrutture, quindi server e storage ovviamente in rete, proprio per iniziativa di Enrico Signoretti. Il gruppo che opera sul campo parte dal comprensorio romagnolo -attualmente la sede è sul confine con S. Marino- ed è composto da 8 persone molto coese tra loro, più alcuni amministrativi ed un certo numero di collaboratori esterni. Inoltre c’è il supporto tecnico dell’azionista Datatrade, con 40 le sue persone con skill tecnico che possono aiutare in momenti particolari. Nel 2009 il fatturato di Cinetica ha sfiorato i 3 milioni di euro, ma quest’anno gli investimenti delle aziende sono superiori alle attese.

Canale e formazione al cliente
Compellent opera esclusivamente sul canale, una garanzia per chi sposa la causa di un nuovo prodotto e vuole avere garanzie di crescita. Cinetica lavora per lo più con realtà medio-grandi e spesso di livello internazionale. “Noi spendiamo molto in formazione, ricerca e verifica“, spiega Signoretti: il loro live twitting è apprezzato, e il blog sullo storage, direttamente in inglese, è visitatissimo da centinaia di utenti e partner Compellent di tutto il mondo, che ci trovano analisi difficili da reperire altrove.
“Commercialmente ci proponiamo a chi ha voglia di vedere qualcosa di nuovo ed impegnarsi per ottenere qualcosa di innovativo”, continua Signoretti; “e-mail, video, websites… lo storage è sempre più un elemento centrale”.
In Italia c’è una cultura particolare e superata. “Spesso i clienti sono impreparati all’argomento e vedono solo complessità o acquisti a peso, quindi noi facciamo pre-formazione sul cliente; inoltre, prima di partire facciamo un completo assessment delle sue necessità”, aggiunge Fabio Rapposelli, giovanissimo Technical Team Leader dell’azienda romagnola.
Il cliente deve cambiare ottica, passando dall’acquisto di storage a peso alla risoluzione del problema. “Noi non tocchiamo i processi aziendali, ma semplifichiamo incredibilmente quelli relativi all’Ict”, continua Fabio. Anche Compellent condivide l’approccio formativo di Cinetica, visto che alle sue convention non porta solo i tecnici, ma anche gli utenti finali che devono lavorare quotidianamente sulle loro soluzioni.
Ed è un approccio che paga: “Viviamo molto di tam-tam”, riprende Enrico, “e i clienti soddisfatti sono il miglior venditore nostro e di Compellent”.
I problemi che si riscontrano possono essere divertenti: “Un cliente rifiutò il primo progetto perché troppo economico”, sorride il Ceo, “e un altro perché c’era un grande risparmio in bolletta elettrica ma quella non era una voce del suo budget”.
C’è veramente da ridere. “Svariati nostri clienti passati ad infrastrutture moderne si bloccano davanti ad operazioni che solitamente richiedono ore e con Compellent possono farle in alcuni minuti”.
Il percorso verso la comprensione dello storage management in termini moderni è ancora lungo, ma ben tracciato.

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