L’intesa allargata fra Sthrold e Ibm piace ai partner

Dicembre 2004, Distribuire, in modalità Isv, le soluzioni Websphere di Big Blue. Il recente accordo fra Strhold e il vendor statunitense amplia il ventaglio d’offerta affidata al distributore emiliano, che a portafoglio ha già i prodotti …

Dicembre 2004, Distribuire, in modalità Isv, le soluzioni
Websphere di Big Blue. Il recente accordo fra Strhold e il vendor statunitense
amplia il ventaglio d’offerta affidata al distributore emiliano, che a portafoglio
ha già i prodotti Informix e Db2. E piace a tutti, dealer in primis,
che vedono così aumentare modalità d’acquisto e fornitori.
«A noi – ha, poi, sottolineato
Marco Colli,
della direzione commerciale di Strhold – permette di non lavorare in modalità
passport (che rimane prerogativa di ComputerGross – ndr), ossia con griglie
di prezzo prefissate e che personalmente ritengo un po’ rigide. In modalità
Isv non esiste più listino, non si parla più di sconti, ma di
netti a seconda di volumi, opportunità di business e costo delle soluzioni
che le software house clienti possono garantire»
. Quelle stesse che,
ormai, rappresentano oltre il 50% del business di Strhold.

Ma il nuovo accordo piace anche a chi compra direttamente da Ibm, come nel
caso di Double One, divisione tecnologica operativa da gennaio 2004, nata dalla
fusione fra Datasys e P@rtners. «Personalmente – come ci ha spiegato
Livio Pizzolo
(1), responsabile performing della società
-, siamo il primo Business partner di Big Blue e, gravitando nell’orbita
ComputerGross, compriamo direttamente da loro le soluzioni Websphere»
.
Tuttavia, «apprezziamo l’allargamento della partnership con Strhold,
sempre attenta a farci conoscere nuovi prodotti, integrabili con il nostro offering»

ha puntualizzato Mario Perotti (2), direttore commerciale di
Double One.
Per Ht Informatica, software house di Motta S.Anastasia, in provincia di Catania,
anch’essa Business partner di Ibm sia per la parte software, che per quella
hardware, l’annuncio nell’area Websphere «è un segnale positivo»
come ha precisato Enzo Lombardo (3), responsabile commerciale
della società che produce Ht.San, un Erp verticale «con il
quale abbiamo già conquistato più della metà del mercato
della sanità privata in Sicilia»
. «Un ambito
– ha proseguito il manager – sempre più interessato a ricevere le
soluzioni in modalità Isv»
. Non per niente, la società
starebbe valutando anche l’adozione di Lotus Notes «come naturale
evoluzione delle esigenze informatiche dei nostri clienti»
.
Per operatori come Alberto Castagna (4) ed Enzo Gelmini
(5)
, entrambi di Tecnologie Informatiche, software house di Cologno
Monzese, in provincia di Milano (che oltre a produrre un gestionale per le medie
aziende basato su Informix, rivende alle piccole società il software
Equipe di Tau 2000), l’accento va posto anche su altri aspetti. L’uno dal punto
di vista commerciale, l’altro da quello tecnico, hanno sottolineato l’importanza,
«prima ancora della bontà del prodotto e delle partnership
tecnologiche, dell’affidabilità delle persone che portano in casa dei
clienti le soluzioni. Perché quando hai di fronte il titolare di una
piccola realtà niente conta come il mostrarsi disponibili»
.

Una prerogativa, quest’ultima, che non vale solo per i clienti finali. Anche
altri dealer ci badano, eccome. «Grazie a persone come Giordana Marchesi,
product manager di Strhold per l’area di Milano
– ci ha spiegato Gianpiero
Bertoldo (6)
, consulente di Blue Bridge di San Vittore Olona, ancora
nella cerchia della città meneghina -, siamo riusciti a instaurare
un bel dialogo con le persone di Data Direct, di cui utilizziamo la tecnologia
all’interno dei nostri prodotti per la connessione alla base dati»
.
La software house in questione, specializzata nell’area provvigioni e agenti,
con clienti dai 600 ai 2.000 milioni di euro di fatturato, sta cominciando proprio
ora a conoscere «sempre grazie a Giordana» le soluzioni
di F5 Networks, da non molto nel listino di Strhold.

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