L’innovazione spinge le piccole aziende

Secondo lo studio promosso da Confartigianato, 145mila imprese con meno di 20 dipendenti spendono quasi due miliardi di euro ogni anno per le attività di ricerca

Sono 145mila e valgono quasi due miliardi di euro l’anno: sono le aziende manifatturiere e informatiche con meno di 20 addetti (un quarto del totale in Italia), impegnate in attività di sperimentazione per incrementare il proprio business. La fotografia della piccola imprenditoria arriva dall’indagine Censis, realizzata per Confartigianato, “Fare innovazione senza Ricerca”: questo significa rinunciare alla ricerca con la R maiuscola, quella che si svolge insieme alle Università o altri enti esterni alle imprese.

Si scopre allora che la maggioranza delle piccole aziende dedica il 13% delle ore lavorate in un anno allo sviluppo tecnologico.
Il 70% delle innovazioni introdotte si trasforma in un vantaggio competitivo sul mercato, mentre nel 30% dei casi le novità servono a pareggiare gli standard dei concorrenti. Il 91% delle imprese che lavorano in sub-fornitura, partecipano alla sperimentazione delle committenti: spesso (38%) individuando soluzioni diverse per i prodotti finali.

Come si finanzia questo processo di ricerca interna? Gli imprenditori, ad esempio, coprono direttamente il 72% delle spese sostenute, e solo il 2,5% con finanziamenti pubblici agevolati. È un costo che ammonta a circa il 19% delle spese aziendali, e che stimato sull’intero universo, porta alla cifra di 1,8 miliardi annualmente investiti.

L’indagine, come spiegano il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini e il segretario generale Cesare Fumagalli, fornisce uno spaccato inedito sulla realtà produttiva delle piccole aziende che, sfruttando le potenzialità interne di ricerca e innovazione, accrescono la competitività del made in Italy. Quello che conta, insomma, è la qualità delle imprese, non la loro dimensione. Un risultato che dovrebbe orientare, sempre secondo Guerrini e Fumagalli, la politica economica del nostro paese, finora pensata senza conoscere a fondo la realtà del sistema imprenditoriale. Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, ha infine richiamato l’attenzione sul ruolo di “minoranza trainante” svolto dalle aziende con meno di 20 dipendenti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome