L’Ict nei distretti e le Pmi innovative

Un’indagine racconta il rapporto tra i distretti e le nuove tecnologie. E presenta le Pmi più innovative

28 agosto 2003 “La sfida delle tecnologie di rete: distretti lombardi e
veneti a confronto”
(Franco Angeli – Brunetti, Micelli Minora – pp. 266,
20,50 euro) Il libro espone i risultati di un’indagine che
preso in esame tre distretti industriali lombardi e tre veneti alla ricerca di
specificità territoriali e settoriali nell’approccio alle nuove tecnologie. In
sostanza i tre ricercatori hanno cercato di comprendere se e a quali condizioni
le tecnologie di rete possono contribuire ad aumentare la competitività dei
distretti in un contesto di crescente globalizzazione.


Nel volume sono presentate anche le vicende di un paio di aziende
catalogate come Pmi innovative che rappresentano un esempio di valida
applicazione delle nuove tecnologie. Nero su nero Spa: una Pmi
innovativa L’azienda comasca opera nel settore serico ha come clienti i
confezionisti e i prodotti sono per la fascia medio-alta del mercato. I
dipendenti sono 60 ai quali si aggiungono 15 agenti esteri. Fondata nel 1989,
nonostante un calo del mercato partito nel 1992, ha raddoppiato per diversi anni
consecutivi il fatturato arrivando a 20-25 milioni di euro di giro d’affari.
Inizialmente l’azienda si è dotata di un sistema gestionale che si è rapidamente
dimostrato inadeguato a causa del forte sviluppo e delle mutate esigenze.


Nel 1996 ha realizzato una intranet per facilitare il
reporting aziendale, migliorare la gestione degli ordini e la fatturazione,
consentire un utilizzo più efficiente dei magazzini, raccogliere ed elaborare i
dati di produzione e delle schede tecniche, rilevare i dati di lavorazione da
aziende esterne e strutturare i dialoghi con gli agenti di vendita. Questo
progetto ha dato vita a una Wan (Wide area network, che collega postazioni
informatiche piazzate in edifici differenti) con altre 10 aziende che insieme a
Nero su Nero formano un gruppo informale che opera in diverse fasi della filiera
. In questo modo dipendenti e utenti autorizzati come agenti e clienti o
personale delle aziende che fanno parte del gruppo informale possono accedere ai
database aziendali. Attraverso questo sistema è possibile
tenere sotto controllo la gestione degli ordini dei clienti ed è possibile
collegarsi con i fornitori per rilevare lo stato di avanzamento della produzione
dei terzisti. Il costo di questo sistema informativo integrato è stato di circa
25 milioni di lire.


Magnabosco: una piccola impresa innovativa Azienda di
Arzignano nel vicentino, ha alle spalle oltre trent’anni di attività
nell’utensileria per l’industria. Ha una trentina di dipendenti e un fatturato
di 7,5 milioni di euro. Attraverso il sito magnabosco.it e altri applicativi
collegati ha sviluppato una serie di strumenti semplici ma efficaci per offrire
un supporto informativo e tecnico ai clienti oltre a potenziare la capacità di
interazione fra l’azienda e il mercato. Il portale offre informazioni sui
prodotti comprese le nozioni sul loro utilizzo, gestione degli ordini via Web e
servizi complementari come le statistiche di vendita. Un’area è dedicata agli
utensili più adatti per una specifica operazione di taglio con possibilità di
acquistare direttamente il prodotto selezionato. Compilando un
modulo online i clienti possono inviare via Web gli ordini controllando anche lo
stato avanzamento dell’ordine.

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