L’export italiano nel 2009 è sprofondato a meno 21,4%

Dati Istat pesantemente negativi per tutte le Regioni italiane esclusa la Liguria, che riesce a mettere a segno un +9,5%

All’interno di un desolante scenario delle esportazioni 2009 segnato da un -21,4% sull’anno precedente, l’unica Regione italiana con il segno più è la Liguria, che in decisa controtendenza evidenzia un +9,5%, grazie alle vendite estere nel settore mezzi di trasporto. Le performance peggiori spettano invece alla Sardegna (-43,9%), alla Sicilia (-37%, all’Abruzzo (-31,7%). Lo rivelano gli ultimi dati Istat sulle esportazioni delle Regioni italiane da gennaio a dicembre dello scorso anno.

L’Italia centrale rispetto alle altre zone del Paese esce leggermente meglio dalla crisi dell’export, frenando la diminuzione al -15,2%. Soffrono di più l’Italia insulare (-39,5%, a causa soprattutto della riduzione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati), seguita dal Sud (-23,5%) e dal Nord Est (-22,6%). Sopra la buia media nazionale, ma di poco, anche il Nord Ovest, con un -20,4.
L’andamento delle esportazioni italiane è stato in generale più negativo verso i Paesi Ue (- 23,7%), in particolare verso Spagna e Regno Unito, mentre nei Paesi extra Ue la diminuzione è stata del 18,1%. Praticamente tutti i mercati di destinazione delle nostre merci sono contrassegnati dal segno meno, ad eccezione della Cina dove il nostro export è riuscito a crescere, seppur di poco (3,4%) persino lo scorso anno. Il risultato più penalizzante è arrivato invece dalla Russia, dove l’expor è calato di oltre il 38%. Il totale venduto all’estero dalle nostre regioni è stato quantificato in poco più di 290 miliardi di euro, di cui 117,8 generati dal nord Ovest e 90,5 dal Nord Est.
Guardando ai settori che contribuiscono maggiormente alle esportazioni nazionali, le flessioni più significative sono per coke e prodotti petroliferi raffinati (-39,2%), metalli e prodotti in metallo (-29,3%), mezzi di trasporto (-25,4%, con gli autoveicoli a -34%) e prodotti tessili (-23,2%).

Una nota meno nera arriva dai risultati del solo quarto trimestre 2009 che confermano (o perlomeno non sconfessano) la ripresta delle esportazioni avviata con il trimestre precedente. La dinamica congiunturale rispetto al terzo quarter vede così il Centro Italia mettere a segno un +1,2%, mentre le isole registrano una sostanziale stabilità (+0,1%) e le regioni del Nord Est e del Nord Ovest, pur assestandosi in territorio negativo, mostrano una flessione tutto sommato contenuta (-1,9 e -2% rispettivamente). La netta discesa avviata a metà del 2008, e poi proseguita a picco soprattutto nel terzo e quarto trimestre dell’anno, così come nel primo del 2009, sembra forse essere definitivamente alle spalle, anche se a ben guardare il trend positivo mostrato subito dopo la metà dello scorso anno era più incoraggiante

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