Le venture capital continuano a credere nelle start up europee

Anche se gli investimenti negli Stati Uniti superano di almeno sette volte quelli del Vecchio continente

I primi sei mesi del 2001 si
sono chiusi all’insegna della positività per quanto riguarda gli investimenti
nelle start up tecnologiche made in Europe.
Sembra infatti che nel primo
semestre di quest’anno alcune nuove realtà imprenditoriali abbiano
beneficiato di circa 4,23 miliardi di euro erogati dalle venture capital
sotto forma di fondi d’investimento.
Anche se non sono ancora disponibili
comparazioni su base semestrale, PriceWaterhouseCoopers ha reso noto che gli
investimenti effettuati durante l’intero anno 2000 sono stati pari a 9,2
miliardi di euro, contro i 5,2 erogati durante l’anno precedente.
L’attuale
media delle transazioni a opera delle venture capital in Europa – pari a 9
milioni di euro – sarebbero comunque al di sotto di quei 12,5 milioni di euro
registrati nella seconda metà dell’anno scorso. E ben lontani dal raggiungere i
18,5 milioni di euro registrati dalle stesse società d’investimento, sempre nel
2000, negli Stati Uniti.
A dispetto della debolezza che ha contraddistinto
negli ultimi tempi il mercato delle nuove tecnologie, PwC sottolinea come si
stiano ancora sommando gli investimenti in campo tecnologico.
Rispetto agli
8,4 miliardi di euro raccolti un anno fa e destinati a nuovi fondi
d’investimento, quest’anno si è già raggiunta la ragguardevole cifra di 48
miliardi di euro. Di questi, 15,2 miliardi di euro sono già stati destinati agli
investimenti in tecnologie.
Il mercato statunitense delle venture capital
continua comunque a superare di almeno sette volte quello del Vecchio
continente, anche se molti investitori d’Oltreoceano guardano con crescente
interesse alle start up di questa parte del globo.
Le iniziative in pole
position per usufruire dei fondi d’investimento rimangono, ancora una
volta, quelle Internet ed e-commerce oriented.

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