Le due catene di Datamatic

L’a.d. Stefano Martini commenta i risvolti dell’accordo. Il distributore sigla anche con Symantec per i software Norton

L’annuncio, avvenuto nei primi giorni di luglio, riguarda l’accordo tra Datamatic e Master, proprietaria dell’insegna Vobis per il quale è prevista la cessione a Datamatic della licenza d’uso esclusiva del marchio Vobis. Ciò significa che il distributore milanese si occuperà della distribuzione delle soluzioni It, sia hardware che software, alla rete Vobis, dello sviluppo delle attività marketing, della gestione dei contratti.

Spiega l’amministratore delgato Stefano MartiniAvremo due catene, Wellcome, che oggi conta 200 negozi e Vobis che ne ha 136. Avremo un’offerta differenziata per prodotto e per target, ma a oggi, è prematuro parlare di quale strategia attueremo con le due catene. Per ora stiamo conoscendo uno a uno i punti vendita Vobis, che ben coprono il territorio italiano, specie al Sud e al Centro. Abbiamo scoperto realtà davvero molto forti e molto interessanti, con le quali pensiamo di poter costruire una relazione altamente positiva e proficua».
A settembre ci sarà il primo flyer Vobis. Datamatic pensa anche di produrre pc a marchio Vobis da vendere presso la rete.

Ma le novità per il distributore non finiscono qui. È stato, infatti, siglato l’accordo con Symantec, per la vendita dei software Norton, con cui prima l’azienda aveva una partnership in sub distribuzione.
«Ora si tratta di un accordo diretto – afferma Martini – che ci consentirà una crescita sia sul mercato retail che su quello professionale. I prodotti Symantec sono complementari alla nostra offerta e questa partnership ci consente di approcciare ulteriori segmenti di mercato e di clienti».

Datamatic ha chiuso il 2008 con un fatturato di 346 milioni di euro e nei primi 6 mesi del 2009 è cresciuta del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nessuna crisi?
«Certo non siamo estranei al fenomeno, però non abbiamo problemi con le Banche, abbiamo ridotto i costi e migliorato la rotazione del magazzino. Inoltre siamo meno esposti sui prodotti che hanno subito la flessione peggiore, ovvero i server e il software di fascia alta, non avendo in distribuzione marchi come Hp hardware, Fujitsu, Ibm, o Cisco ed essendo più focalizzati sul consumer. Tutti questi fattori hanno contribuito ad aiutarci in un momento difficile».

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