L’Authority richiama all’ordine Telecom Italia

L’Authority per le comunicazioni ha nuovamente richiamato Telecom Italia all’ordine. Questa volta a essere sotto accusa sono le tariffe di interconnessione, ovvero i prezzi pagati dai concorrenti alla società guidata da Roberto Colaninno per con …

L’Authority per le comunicazioni ha nuovamente richiamato Telecom
Italia all’ordine.
Questa volta a essere sotto accusa sono le tariffe di
interconnessione, ovvero i prezzi pagati dai concorrenti alla società
guidata da Roberto Colaninno per connettersi alla rete fissa.
Nonostante siano state ridimensionate lo scorso ottobre dalla stessa
Authority, le tariffe in questione, ritenute ancora troppo elevate,
comporteranno l’apertura di un’istruttoria.
Di fatto, la commissione di reti e infrastrutture ha stabilito che il
listino 2001 di Telecom Italia sia calcolato adottando la metodologia
dei costi correnti e non più quella dei costi storici. In questo
modo, le nuove tariffe presentate entro la fine del mese di giugno,
non saranno formulate sulla base degli investimenti iniziali e delle
best practice europee, ma sui costi reali che Telecom deve sostenere
per offrire il servizio ai carrier alternativi. Costi che saranno
naturalmente valutati e certificati da un soggetto indipendente.
Ma i guai della maggiore telco di casa nostra non sembrano finiti:
l’organo presieduto da Enzo Cheli avrebbe riscontrato un non completo
adeguamento di Telecom alla delibera sull’offerta di interconnessione
dell’anno scorso. Fatto questo che potrebbe anche portare
all’applicazione di sanzioni.

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