L’Asia salva la Lombardia nell’export di prodotti hi-tech

Calano invece le vendite regionali di apparecchi innovativi verso l’Europa; oltre al Giappone, emergono Paesi come Malesia, Pakistan e Afghanistan

L’Asia riduce le perdite dell’export lombardo di prodotti innovativi. Dalle ultime rilevazioni della Camera di commercio milanese, emerge che la Lombardia vale quasi la metà del commercio nazionale di beni tecnologici: oltre 24 miliardi di euro tra importazioni ed esportazioni. L’Europa rimane il principale mercato anche nei primi nove mesi del 2009 con il 62% della torta e un valore pari a quasi 15 miliardi. Le vendite di prodotti lombardi nel Vecchio Continente, tuttavia, sono calate del 6,2% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, mentre gli acquisti da altri Paesi dell’Unione europea sono diminuiti del dieci per cento.

L’Oriente ci tiene a galla
L’Asia orientale, invece, conta il 13% degli scambi regionali complessivi con più di tre miliardi; il dato più rilevante è la crescita dell’export lombardo verso questo continente, che sfiora il +6% alla fine del terzo trimestre dello scorso anno. Questo risultato, insieme alle maggiori vendite in America settentrionale (+4%), Medio Oriente (+15,3%) e Asia centrale (+29%), ha parzialmente bilanciato le perdite sui mercati europei, tanto che l’export totale dei prodotti tecnologici lombardi nei primi nove mesi del 2009 è sceso solo del 3% rispetto al 2008, con un valore pari a sette miliardi contro i quasi 18 dell’import. Milano è la provincia più dinamica con il 77% degli scambi regionali e il 38% di quelli nazionali, seguita a lunghissima distanza da Varese, Pavia e Bergamo.

I prodotti più venduti
Quali sono le merci hi-tech più esportate dalla Lombardia? Quasi il 40% dell’export arriva dai prodotti farmaceutici con due miliardi e 800 milioni (+11% rispetto ai primi nove mesi del 2008). Crescono anche le vendite di aeromobili e veicoli spaziali (+17%), che valgono il 15% di tutto l’export lombardo. Il terzo settore più importante è quello degli strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione, che pesa il 14,4% del totale, anche se le vendite sono calate di oltre il 16% in confronto all’anno precedente. In discesa tra il 14 e il 22% anche l’export di apparecchi per le telecomunicazioni, schede elettroniche e computer, elettronica di consumo, apparecchi medicali, mentre gli strumenti ottici e le attrezzature fotografiche hanno perso oltre il 40% da un anno all’altro. Rimangono positivi gli agrofarmaci e gli altri prodotti chimici per l’agricoltura (+3,6%).

I Paesi emergenti
Il Giappone è il Paese asiatico dove la Lombardia esporta la quota più consistente dei suoi prodotti tecnologici: il 2,4% di quelli complessivamente venduti all’estero (+6% dal 2008). Ci sono mercati che stanno emergendo in modo sempre più netto, come Malesia, Macao, Pakistan, Afghanistan, Uzbekistan, arrivando a triplicare o più le importazioni dalla Lombardia. Francia, Germania e Gran Bretagna rimangono le principali destinazioni dell’export tecnologico regionale, anche se le prime due hanno registrato un deciso calo rispetto ai primi nove mesi del 2008.

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