L’alternativa al Nuovo Mercato si chiama Star

Qualche azienda insoddisfatta del listino hi tech potrebbe chiedere di approdare al Segmento per titoli con alti requisiti

Il malessere di molte aziende nei confronti del Nuovo Mercato è ormai cosa nota. La prima società a parlarne è stata Engineering, poi è arrivata Bizmatica mentre nel frattempo anche Marco Vitale, consulente di alcune aziende quotate al listino con la schiettezza che gli è abituale ha dichiarato di avere consigliato ad alcune società di abbandonare il listino. Qualche cattiva compagnia e l’eccessiva volatitilità del listino sono le accuse principali nei confronti del Nuovo Mercato che ha momentaneamente perso il favore guadagnato nei primi mesi di vita. Ma se si abbandona il listino hi tech quale può essere la destinazione? Alcune società sono troppo piccole per sbarcare sul mercato “classico” di piazza Affari. E allora prende corpo l’ipotesi di Star, il nuovo segmento lanciato qualche tempo fa dalla Borsa. Star significa Segmento titoli con alti requisiti e si rivolge alle società con capitalizzazione medio-piccola inferiore a ottocento milioni di euro che operano con successo in settori tradizionali. Un particolare quest’ultimo sul quale, forse, si potrà chiudere un occhio visto che le aziende del Nuovo Mercato vengono in generale dal mondo hi tech. I requisiti prevedono un flottante almeno pari al 35% per l’accesso al segmento e del 20% per la permanenza, la presenza di uno specialista che assicuri la liquidità al titolo, comunicazione societaria con relazioni trimestrali e semestrali, l’adesione ai principi di corporate governance esposti nel codice di autodisciplina di Borsa Italiana e un comitato di controllo interno al quale partecipano un numero adeguato di amministratori non esecutivi. Oltre a questo deve essere prevista una incentivazione per il management (nel senso che una parte della retribuzione deve variare in funzione dei risultati) e la figura dell’investor relator che si occupa della gestione dei rapporti con investitori e intermediari. I costi per l’ammissione al listino corrispondono a circa il 5% del controvalore dell’offerta.
Attualmente a Star sono quotate 37 società (Stefanel, Merloni e Juventus le più conosciute). L’indice è passato nell’ultimo mese da 914 a 910 con un andamento abbastanza irregolare che l’ha portato prima sotto quota 890 e poi sopra 915.

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