La strategicità di essere Cio

Con il suo contributo, l’It manager di Canali ha favorito lo sviluppo di una nuova linea di business della società

Storico marchio italiano dell’abbigliamento maschile sartoriale, Gruppo Canali è ora attiva anche nell’It. Recente è, infatti, la mossa che l’ha portata a entrare in DataFashion (con il 49%), grazie alla partnership stretta con la proprietà originaria di DsDataFashion, per proporre soluzioni gestionali mirate al settore del lusso (si veda box). Un accordo che, come spiegato da Stefano Canali, direttore generale dell’omonimo gruppo, «intende mettere a fattor comune esperienza sul campo e infrastruttura It» e che è stato raggiunto anche grazie alla sensibilità di business e alla disponibilità del responsabile dei sistemi informativi di Canali, Giovanni Colzani. «Siamo clienti storici dell’Erp della società – ha specificato l’It manager – e, anno dopo anno, in parallelo all’inserimento di nuovi moduli e funzionalità, il nostro coinvolgimento è cresciuto fino rappresentare una sorta di beta tester per lo specifico comparto in cui siamo attivi. In seguito all’ultimo passaggio di proprietà, insieme con la direzione generale di Canali, alla quale rispondo in modo diretto, abbiamo iniziato a valutare i pro e i contro delle varie strade percorribili, per arrivare alla decisione di entrare in società con il 49%. Chiaramente, sono stati calcolati costi e benefici dell’operazione, analizzati in consiglio di amministrazione».

Il ruolo del Cio di Canali, che coordina un team di 7 persone, è stato quindi determinante in questa nuova iniziativa aziendale. «Sicuramente – ha aggiunto Colzani – l’impostazione al dialogo da parte del management ha semplificato il processo decisionale. Quotidianamente, ci confrontiamo su parecchi temi, intenzioni e progetti in modo snello, trasversamente all’azienda. Le esigenze possono essere manifestate direttamente dagli utenti interni, dalla direzione o da noi dei sistemi informativi. Le idee vengono condivise e, poi, suffragate anche da studi approfonditi».

Così è stato, ad esempio, nell’impostazione dell’infrastruttura It che Colzani, nel ruolo di Cio da quasi due anni, ma in azienda da tempo, ha consolidato, resa più sicura e migliorata dal punto di vista del networking, per i sette centri produttivi, le due sedi e le varie filiali estere, per un totale di circa 350 client. «La server consolidation, che ha portato a poco meno di 20 il numero delle macchine, e il sistema di disaster recovery di cui ci siamo dotati hanno rappresentato il presupposto per poter sviluppare nuovi progetti – ha specificato il manager -, nessuno dei quali gestito in outsourcing. Recentemente, ad esempio, e con l’obiettivo di estenderlo in modo radicale entro l’anno, ci siamo concentrati sulla gestione documentale e sul workflow, rivedendo tutti i processi in un’ottica collaborativa. Anche la virtualizzazione è in fase di valutazione, così come l’introduzione di strumenti che ci permettano di aggregare i dati provenienti dalle varie società del gruppo, in un’ottica di controllo di gestione. Completeremo anche l’implementazione del gestionale per quanto riguarda gli showroom».

Tra le iniziative future, poi, il portale B2B per il magazzino del pronto potrebbe essere affrontato nel 2010, mentre il mobile non costituisce una tematica pregnante. La radiofrequenza è già attiva per il magazzino prodotti finiti e altre ipotesi sono in fase di valutazione.

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