La sfida della formazione da prodotto a soluzione

Dicembre 2004, Canale e Pmi vuol dire anche formazione. E formazione vuol dire Annamaria Venezia, readiness manager, una persona innamorata del proprio lavoro che sa quanto sia determinante puntare sulla formazione per vincere la sfida Pmi. Ma che sa a …

Dicembre 2004, Canale e Pmi vuol dire anche formazione. E formazione
vuol dire Annamaria Venezia, readiness manager, una persona
innamorata del proprio lavoro che sa quanto sia determinante puntare sulla formazione
per vincere la sfida Pmi. Ma che sa anche quanto sia difficile parlare oggi
di formazione. La sua riflessione parte proprio da questo paradigma: «La
formazione ha bisogno di innovazione e ha bisogno di trasformarsi da prodotto
a "selling point"»
. Punto di partenza per una vendita più
complessa, più estesa e completa. Per capire questo disegno occorre fare
un passo indietro: «Noi stiamo passando dall’offerta di "corsi"
allo studio e alla individuazione dei punti qualificanti delle esigenze formative
dei clienti. Secondo noi la formazione è destinata a entrare a far parte
della soluzione del partner o a diventare essa stessa la base di una soluzione.
E questo processo è a sua volta destinato a modificare anche i contenuti
formativi rivolti al partner»
. Un cambiamento che non aspetta il
semaforo verde per partire: «I partner, per esempio, chiedono già
più formazione commerciale»
.

C’è poi una nuova frontiera che si chiama Organizational assessment…
«Sì, questa è una importante novità alla quale
stiamo lavorando insieme ai nostri Cpls (Certified partner learning solution)
e che ha l’obiettivo di creare una soluzione ponte tra formazione e consulenza.
Un disegno, questo, che si lega con la nostra ferrea volontà di collegare
sempre più strettamente il concetto di formazione a quello di soluzione»
.
Innovazione vuol dire anche e-learning: «Abbiamo iniziato a sperimentare
con successo il Web cast, abbiamo definito delle best practice per massimizzare
il risultato di questo servizio e abbiamo iniziato a proporlo preparando il
contesto alla adozione e all’utilizzo di questo servizio»
. La domanda
è d’obbligo: «Ma funziona?» «Sì, anche perché
risponde a quei bisogni di concretezza, di semplicità e di economicità
che contraddistinguono il mondo delle piccole e medie imprese. Dobbiamo tenere
presente che qui si ha a che fare con imprenditori che dedicano pochissimo tempo
alla formazione e hanno bisogno di contenuti adatti al contesto sia dell’azienda,
sia del loro livello di competenza. L’e-learning permette di plasmare i contenuti
formativi sui customer need in tempi e costi compatibili con queste imprese
e con questo "clima" di mercato»
.

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