La ricerca per le Pmi si chiama Roldresearch

Ideato da Elettronica Rold, il progetto vede coinvolto il Politecnico di Milano ed è aperto a tutte le imprese, ma anche alle associazioni di categoria e alle istituzioni. Gli ambiti operativi saranno l’elettronica e i materiali, con una particolare attenzione ai consumi energetici.

Tra le università italiane, Iil Politecnico di Milano è, quella
che più di tutte ha ricercato la collaborazione con le imprese. Imprese grandi,
soprattutto, con una preferenza per quelle attive nei settori dell’energia e
dei trasporti.

Oggi la svolta, con il lancio di un progetto di ricerca
tutto dedicato alle realtà produttive di medie dimensioni. Il progetto si
chiama Roldresearch, e porta nel nome l’azienda milanese da cui è partita l’idea,
la Elettrotecnica
Rold, produttrice dal 1963 di componenti elettromeccanici.

Interamente finanziato con i capitali delle aziende
partecipanti (150 mila euro l’anno per tre anni, a Rold si è aggiunta nel
frattempo un’altra società milanese, la Componenti Vending),
Roldresearch è aperto, oltre che a tutte le Pmi che vogliono entrare, anche
alle associazioni di categoria e alle istituzioni, come Assolombarda e Regione
Lombardia. L’iniziativa è originale per vari aspetti.

Intanto, perché segna in un certo qual modo un’inversione di
tendenza rispetto alla prassi consolidata nel nostro Paese, secondo la quale soggetti
vari “inventano” un progetto di ricerca con l’unica finalità di aggiudicarsi
capitali pubblici già stanziati. Un altro punto di forza sta nella creazione di
una rete vera e propria di aziende medie (ma si punta anche alle piccole) che
hanno finalmente l’occasione di accedere a una ricerca pre-competitiva di alto
livello, solitamente riservata e accessibile solo alle grandi organizzazioni.

Come si vede, una visione che rifugge da modelli che hanno
fatto la storia industriale del nostro paese (distretti, metadistretti, poli), ma
che nell’ultimo decennio ha mostrato un po’ la corda, per privilegiare il tanto
auspicato modello della rete, per sua natura in grado di ridurre alcune
debolezze tipiche delle nostre Pmi: nanismo, chiusura culturale, scarsa
propensione alla collaborazione, attività di ricerca limitate al solo prodotto,
non sempre contabilizzate, e finalizzate più che altro alla riduzione dei
costi.

Nel laboratorio, già pronto, lavoreranno ricercatori delle
aziende e di alcuni dipartimenti del Politecnico. Gli ambiti iniziali della
ricerca, caratterizzata da una forte visione inter-multidisciplinare, andranno dall’elettrotecnica,
ai materiali, all’elettronica, per esplorare temi quali l’efficienza
energetica, il recupero energetico, i materiali speciali con particolare
attenzione a plastiche e metalli, i sistemi di comunicazione wireless per
applicazioni home e personal, nonché tutte le integrazioni possibili tra le
tecnologie sopra citate.

Quelli della Rold, il fondatore in testa con la figlia oggi
amministratore delegato, hanno dichiarato che con Roldresearch realizzano un
sogno perseguito da sempre; il Politecnico di Milano, da parte sua, “entra”
finalmente in un settore, quello delle Pmi, che per ragioni storiche, culturali
ed economiche, è sempre stato ai margini della ricerca applicata avanzata. Si
spera solo, come auspicano i promotori. La speranza di tutti è che iniziative
di questo genere siano replicabili in altri contesti e diventino sistemiche.

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