La piccola grande guerra dei domini

La "guerra dei domini" sta assumendo negli ultimi tempi una connotazione piuttosto cruenta e finirà per avere effetto anche sui privati navigatori. Qualche mese fa un comitato di provider che si chiama Interim Policy Oversight Committe …

La "guerra dei domini" sta assumendo negli ultimi tempi una connotazione
piuttosto cruenta e finirà per avere effetto anche sui privati navigatori.
Qualche mese fa un comitato di provider che si chiama Interim Policy
Oversight Committee (Ipoc) ha lanciato la proposta di creare sette nuovi
domini di primo livello (Art, Firm, Info, Nom, Rec, Shop e Web) da
affiancare a quelli che già vengono utilizzati su Internet.
La notizia è passata in sordina per qualche tempo, ma recentemente
l’iniziativa dell’organizzazione ha assunto una connotazione più specifica
.
L’Ipoc, che è composto da esponenti di molte delle organizzazioni che
regolano le dinamiche di Internet (come l’Internet Society, l’Itu e molti
fra i più influenti provider internazionali), ha proposto di affidare dal
marzo 1998 la gestione dei nuovi Dns a una società americana che si chiama
Emergent Corporation e questa proposta ha sollevato un coro di critiche da
parte della società Network Solutions, che gestisce attualmente
l’assegnazione dei Dns in base a una concessione della National Science
Foundation (Nsf) americana che scade proprio il marzo prossimo.
Le obiezioni mosse da Network Solutions alla proposta sono diverse, ma il
motivo vero e proprio è il denaro. La gestione dei Dns è infatti
un’attività che rende parecchio: ogni ente o azienda che vuole creare un
sito sulla Rete sotto un certo Dns (per esempio, Com), deve pagare una
certa somma al gestore di quel Dns, che nella maggior parte dei casi è
proprio Network Solutions. La somma in questione è variabile, ma si aggira
fra i 50 e i 100 dollari all’anno. E basta considerare la straordinaria
proliferazione dei siti di questi ultimi anni per capire quale giro
d’affari ruoti intorno a questa attività.
La questione resterà presumibilmente aperta ancora per qualche tempo,
fermo restando che a marzo del 1998 i giochi saranno ormai fatti.

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