Internet, una realtà che in Italia sembra ancora un miraggio

Stando a una ricerca Eurostat, in Italia, su un campione di circa 7mila aziende con 10 o più addetti, oltre l’80% ha una connessione alla Rete. Ma ‘avere’ non significa ‘usare’

«In Italia avere Internet non significa
utilizzarlo
». Questo, in soldoni, quanto emerso da una recente indagine
condotta da Eurostat
, l’Istituto di statistica dell’Unione europea, che ha
indagato sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e il
commercio elettronico nelle imprese europee. A quanto pare, in questi ultimi
anni, la diffusione di Internet nel nostro Paese è cresciuta a ritmi sostenuti.
Analizzando un campione costituito da oltre 7mila imprese – con dieci o più
addetti appartenenti all’industria manifatturiera e ad alcuni settori dei
servizi – risulta, infatti, che nel 2001, l’86,4% di queste erano dotate di
attrezzature informatiche. A ben guardare, la diffusione di
quest’ultime riguarda la quasi totalità delle imprese con 50 o più addetti,
mentre nella classe dimensionale 10-49 addetti le unità informatizzate
rappresentano l’85,2% del totale. L’incidenza minore, in termini di diffusione,
è stata rilevata nei settori industriali del tessile e abbigliamento, e
nell’industria del cuoio. A livello territoriale, con l’87,7% di imprese
collegate a Internet, il Nord-Ovest resta confermata come area a maggior
diffusione delle tecnologie di accesso alla Rete, mentre nel Mezzogiorno, ‘solo’
il 74,8% dispone di una connessione. Nord-Est e Centro Italia occupano, invece,
una posizione intermedia, rispettivamente con l’82,9 e l’80,8%. La tipologia di
connessione più diffusa è quella via Isdn e modem analogico, mentre quelle
xDsl, maggiormente presenti nel settore dei servizi, hanno ancora scarsa
diffusione.

Ma se al crescere delle dimensioni
aziendali aumenta anche la diffusione delle reti interne e la complessità delle
tipologie di collegamenti esterni, le tecnologie di rete basate su protocolli
Tcp/Ip e i sistemi di rete Edi restano ancora poco utilizzate. Inoltre, se le
imprese italiane informatizzate dotate di sito Web hanno raggiunto e superato
quota 40%, nel 2000 solo l’11,6% delle imprese ha effettuato acquisti online,
con un’incidenza sul totale degli acquisti pari all’1,9%. Da una parte è
interessante rimarcare come la maggior parte delle imprese informatizzate
preferisca delegare la gestione del proprio sito a un fornitore specializzato,
mentre il 10,3% delle rimanenti preferisce gestirlo in proprio. Dall’altra, le
imprese chiamate da Eurostat a esprimere il proprio giudizio sulle problematiche
connesse a Internet e allo sviluppo del commercio elettronico, anche nel nostro
Paese, hanno confermato quanto già si sapeva. Il 63,9% del totale
delle aziende interpellate ha, infatti, evidenziato le difficoltà legate
allo scambio dei propri beni e servizi online, mentre un altro 63,4% ha
sottolineato la mancanza di normative specifiche a riguardo. Nel complesso,
però, la quasi totalità delle aziende riconosce l’importanza ricoperta
dalle transazioni virtuali per lo sviluppo dell’applicazione Internet, e confida
in una sua rapida diffusione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome