Il tessile tecnico italiano in mostra negli Usa

Presso la quinta edizione di Techtextil, in corso ad Atlanta, il nostro Paese è presente con 12 aziende

Il primo aprile è stata inaugurata, presso il Cobb Galleria Centre di Atlanta (Usa), la 5° edizione della fiera Techtextil North America 2008, rivolta al settore del tessile tecnico. La manifestazione, organizzata dalla Messe Frankfurt, copre con cadenza biennale quattro location: Atlanta-USA, Shanghai-Cina (dove si svolgeranno le edizioni 2008) Francoforte-Germania, Mumbai-India (edizioni 2009).
Il nostro Paese è presente al Techtextil con dodici aziende del comparto raccolte nel Sistema Italia, promosso dall’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero) in collaborazione con Texclubtec (Associazione italiana di promozione dei Tessili Tecnici).
Una presenza, quella dell’Italia, che risulta quasi “obbligata”: il tessile/abbigliamento fattura quasi 53 miliardi di euro (oltre la metà frutto dell’export), vanta 58.688 imprese attive e impiega 516.700 addetti. L’intera filiera contribuisce al 6,6% del Pil, e i numeri del comparto ne fatto il secondo settore manifatturiero dopo la meccanica. Gli Stati Uniti, tra l’altro, sono il principale mercato per i tessili tecnici e qui l’Italia figura tra i primi sette Paesi fornitori (dopo Canada, Cina, Giappone, Messico, Germania, Corea del sud).
Il tessile tecnico porta con se un grande vantaggio nella competizione internazionale dei mercati: rappresenta infatti un ottimo “antidoto” contro la contraffazione, dato che la produzione punta alla creazione di tessuti unici e ad alto valore aggiunto. La produzione italiana tecnica si rivolge in particolare all’abbigliamento (41%), arredamento (33%) e tessile tecnico-industriale (26%).

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