Il ritorno dei mininotebook

Dopo un periodo di stanca e qualche rinuncia, il mercato dei mininotebook potrebbe prepararsi a un improvviso risveglio. Società come Ibm, Compaq, Sharp e Nec, infatti, sono intenzionate a lanciare nuovi prodotti, che ospitano migliorate compone …

Dopo un periodo di stanca e qualche rinuncia, il mercato dei
mininotebook potrebbe prepararsi a un improvviso risveglio. Società
come Ibm, Compaq, Sharp e Nec, infatti, sono intenzionate a lanciare
nuovi prodotti, che ospitano migliorate componenti tecnologiche e un
nuovo processore Pentium III per portatili.
Nel recente passato, questo genere di prodotti non aveva incontrato il
gradimento del mercato, perché le ridotte dimensioni non sono riuscite
a ovviare a disagi come la scomoda tastiera, basse velocità di
processore e una mancanza di espandibilità. Così, Toshiba ha deciso
di ritirare dal mercato il proprio Libretto, pur accolto a suo tempo con
un certo interesse. Per risolvere i citati inconvenienti, Sharp ha
scelto la strada di presentare un prodotto semplicemente più pesante.
L’Actius 800 porterà, infatti, il peso dell’attuale modelli 150 da
1,04 a 2,7 chili, aggregando più drive built-in. La macchina offrirà
uno schermo a matrice attiva da 13,3 pollici, con processore Pentium II
a 366 MHz, il tutto per un spessore di circa quattro centimetri e mezzo.
Garantito anche il supporto di Dvd e Cd riscribivili.
Il precedente Actius veniva rimarchiato e venduto anche da Dell, come
Latitude Lt, ma ora il costruttore sta sviluppando un proprio modello di
mininotebook, basato sul nuovo chip Mobile Pentium III, che Intel si
appresta a lanciare. Anche Ibm aggiornerà il proprio Thinkpad 240,
annunciato l’estate scorsa, mentre Packard Bell Nec annuncerà
all’inizio di novembre il Versa Fx, dal peso di un chilo e mezzo.
Compaq, infine, sta lavorando su un Armada M300, che dovrebbe pesare
ancora meno (circa 1,4 chili), avrà tastiera quasi full size e uno
schermo da 11,3 pollici.

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