Il rilancio degli Erp punta su moduli verticali e singoli componenti

Innestati sempre più spesso all’interno di progetti di ampio respiro, che prevedono l’integrazione applicativa come collante di tutti i processi aziendali, gli Enterprise resource planning oggi ritrovano nuova linfa vitale anche nei micro programmi di manutenzione.

Difficile dare una definizione degli Enterprise resource planning. Idc li indica come applicazioni pacchettizzate con un’interfaccia utente integrata, che automatizza almeno le procedure di fatturazione, la gestione degli inventari, quella di vendite, acquisti e ordini, oltre ad alcuni processi specifici di particolari industrie. Tra questi ultimi, l’Mrp (pianificazione dei materiali) nel manufacturing oppure l’automazione della gestione delle filiali per l’universo bancario. Sempre più di frequente, inoltre, gli Erp includono nuove funzionalità estese di gestione della tesoreria e dei profitti, delle risorse umane (Hr), dei rapporti con i clienti (Crm) e i partner (Scm), accanto ai relativi tool di analisi. Sul fronte dell’offerta, stiamo assistendo a un progressivo consolidamento del mercato: PeopleSoft ha rilevato Jd Edwards, Oracle ci sta provando con la nuova PeopleSoft/Jde, Ssa ha rilevato Baan e via dicendo. Esistono, oggi, alcune grandi aziende come Microsoft e Sap che vantano una massiccia base installata, un consistente numero di partner e che possono permettersi cospicui investimenti in ricerca e sviluppo. I vendor più piccoli, invece, possono competere attraverso la differenziazione della propria offerta, puntando sull’eccellenza tecnologica in uno o pochi mercati verticali. I clienti tradizionali di queste soluzioni sembrano vivere una crisi legata alla complessità delle piattaforme gestionali e alle difficoltà di consolidare e integrare asset che, nei nuovi progetti, si scontra con un presidio sempre più stretto dei costi. Ecco che, allora, i produttori rispondono con versioni "leggere" dei propri Erp, più facilmente integrabili con gli altri software utilizzati in azienda e più rapidi da implementare. Alcuni vendor, poi, hanno deciso di plasmare la propria offerta, tarandola sulle esigenze di specifici mercati verticali (retail, produzione, finanza). I pacchetti per le diverse industrie, pertanto, prendono il posto di quelle più orizzontali che, per loro natura, richiedono intensi sforzi di personalizzazione. A questa decisione corrispondono non solo moduli specifici ma anche partnership strategiche diverse, che i produttori siglano con specialisti dell’integrazione applicativa che vantano competenze verticali. A trainare la ripresa del comparto saranno, secondo Gartner Dataquest, i clienti del settore dei servizi e la Pubblica amministrazione. Anni di iperinvestimenti hanno lasciato le aziende con uno strano mix di soluzioni Erp, che oggi è sottoposto a revisione e consolidamento. Dopo una generalizzata contrazione degli investimenti, pertanto, secondo lo stesso analista le aziende riprenderanno a investire in singoli componenti e moduli verticali già nel corso dei prossimi anni, in una sorta di strategia di "refresh" delle applicazioni già utilizzate in azienda. Altro terreno sul quale si decideranno i margini in futuro è la manutenzione dell’installato che, secondo una stima media, pesa già per il 18% sul fatturato annuale dei vendor. Secondo i dati pubblicati lo scorso settembre da Idc, il mercato delle applicazioni Erp (come consuntivo della vendita di licenze e di servizi di manutenzione) nell’Europa occidentale ha raggiunto, nel 2003, i 7,5 miliardi di dollari. Di questi, circa 456 milioni sono imputabili al giro d’affari ottenuto sul mercato italiano anche se, secondo Assinform, questa quota sarebbe più alta, pari a 846 milioni di euro. Sempre secondo Idc, il business dei gestionali evoluti nell’Europa occidentale dovrebbe crescere a un tasso medio annuo del 4,5%, raggiungendo gli 8,6 miliardi di dollari nel 2007.

Il peso dei servizi Web


La crescita, pur se contenuta a causa della congiuntura economica, è guidata soprattutto dai miglioramenti nella facilità di utilizzo delle macro suite Erp, anche grazie all’avvento di nuove tecnologie. Tra quelle destinate a rivoluzionare lo scenario dei gestionali, i Web service sembrano avere un ruolo di primo piano. Questo approccio permette a chiunque di accedere a un’applicazione aziendale da qualsiasi sistema operativo o computer. L’eXtensibile markup language, che ne costituisce l’ossatura portante, consente già oggi di scambiare dati ed entrare nell’infrastruttura informativa di un’azienda partner ed è proprio su queste potenzialità che si giocherà il futuro del comparto dei gestionali di nuova generazione. Ma non va sottovalutata l’importanza di trattare tutta l’enorme mole di dati che transitano sui sistemi informativi evoluti dell’impresa. Le applicazioni analitiche, in questo nuovo scenario, sembrano destinate a fondersi sempre più con le tradizionali piattaforme Erp, per processarne i dati condensandoli in report e grafici in grado di indirizzare le scelte d’impresa. Infine, tra le tematiche destinate a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto in questo panorama, il Customer relationship management sembra vivere un periodo d’oro. Tali soluzioni, che combinano i software riferibili ai clienti finali (quali contact management, salesforce e marketing automation), fino a poco tempo fa erano considerate il front end complementare dell’Erp. Oggi, invece, le due aree si fondono sempre più di frequente in suite di più ampio respiro.

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