Il mobile viene in aiuto del pronto soccorso

Le caratteristiche dell’intervento di pronto soccorso in Francia rendono necessaria l’adozione di soluzioni per il collegamento in tempo reale

2 marzo 2004 I servizi medici di urgenza
sono un eccellente banco di prova per le soluzioni mobile. L’esempio arriva
dalla Francia sono già in atto alcune sperimentazioni che coinvolgono il Samu
(Service d’aide medicale d’urgence). Le soluzioni utilizzate devono comprendere
un notebook collegato via Bluetooth all’apparecchiatura medica
presente su un’autoambulanza (l’elettrocardiogramma, per esempio), possibilità
di utilizzare penna ottica o comandi a voce e differenti tecnologie di
comunicazione che vanno dal Gsm al Gprs fino al satellite per trasmettere le
informazioni relative allo stato del paziente all’ospedale. Ibm è una delle
società coinvolte in questi progetti. La filiale francese di Big
Blue

ha messo in campo la sua architettura wireless e la sua esperienza nel settore sanitario. Si tratta di un’architettura che risponde alla concezione transalpina del pronto soccorso come sottolinea Laurent Treluyer, medico d’urgenza e consulente Ibm: “Contrariamente ai paesi dove i servizi d’urgenza sono affidati al personale paramedico che ha come missione principale quella di portare il paziente il più presto possibile al primo ospedale, le equipe Samu che sono sistematicamente accompagnate da dottori, trattano il più in fretta possibile il paziente prima di arrivare in ospedale”.

La presenza a bordo dell’autoambulanza
della possibilità di attingere da remoto
a informazioni utili fino ad arrivare alla cartella clinica del paziente presenta tre principali vantaggi per la medicina d’urgenza. Innanzitutto migliora la qualità delle cure con l’accesso per esempio ai protocolli o alle guide per gli esami tossicologici. L’efficacia dell’intervento è aumentata dallo scambio di dati in tempo reale dei dati relativi al paziente con l’ospedale tenendo conto poi che lo scambio di informazioni con gli specialisti presenti si rivela prezioso quando si prendono decisioni in pochi secondi. “Nel caso di un infarto al miocardio l’analisi dell’elettrocardiogramma può determinare il luogo d’accoglienza e il modo di trasporto del paziente o permettere di anticipare la preparazione di una sala operatoria” sottolinea Treluyer.

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