Il Data center si trasforma

La trasformazione dei data center passa per i servizi, i server e il software. Ne è convinta Hp che, percorrendo una strada tracciata già da qualche tempo, ha sviluppato un portfolio pensato per reinterpretare in ottica di agglomerato logico l’insieme …

La trasformazione dei data center passa per i servizi, i server e il software. Ne è convinta Hp che, percorrendo una strada tracciata già da qualche tempo, ha sviluppato un portfolio pensato per reinterpretare in ottica di agglomerato logico l’insieme fisico dei dispositivi. Un’operazione che, tra le altre, fa perno sulla virtualizzazione e sul criterio dell’“as a service”.

«In un periodo come l’attuale, in cui i Cio si trovano a dover fronteggiare una vera e propria esplosione di informazioni, richieste crescenti da parte del management e infrastrutture che iniziano a diventare obsolete, la tecnologia va gestita e rinnovata», ha esordito Ann Livermore, executive vice president, Technology Solutions Group (Tsg) di Hp al recente Technology@Work di Barcellona.

Migliore utilizzo dell’ambiente e crescita della flessibilità sono stati, invece, gli aspetti considerati da Francesco Serafini (senior vice president, general manager, Tsg Emea dell’azienda) per sottolineare come un nuovo approccio al data center sia necessario per ottenere maggiore efficienza, minori costi e supportare le decisioni più velocemente.

In base a una survey condotta da Hp su 161 Ceo, Cio e It manager è emerso che più di un terzo degli intervistati ritiene che nel giro di due anni o al massimo cinque, i data center così come sono impostati ora non potranno più far fronte alla richiesta di applicazioni e servizi. Per questo motivo, le soluzioni prospettate dalla società vanno nella direzione di un approccio sartoriale, spaziando da servizi di Critical Facility (in seguito all’acquisizione di Eyp), per ridurre i costi delle operazioni e migliorare la continuità, con progetti definiti all’uopo, basati sulla condivisione delle esperienze, a quelli di Data Center Virtualization & Consolidation (di server, storage e network), che includono il design, la formazione e il supporto delle applicazioni, oltre alla creazione di una struttura virtuale che si prenda in carico l’infrastruttura esistente. «Per ora supportiamo Vmware, ma in futuro saranno coinvolti anche Citrix e Microsoft – ha specificato Lucio Furlani, vice president marketing, Tsg Emea di Hp -. La nostra volontà è di supportare i clienti che si trovano ad affrontare problematiche anche di costi energetici e di spazio fisico».

Un progetto mirato alla riduzione dei consumi, dunque, al pari del nuovo Proliant Dl785 G5, server x86 basato sui processori Opteron Quad-Core di Amd (atteso per il prossimo maggio), sviluppato da Hp per rispecchiare le modificate esigenze dei clienti e indicato dal vendor come piattaforma adatta per creare servizi di virtualizzazione.

Nuovi software sono poi dedicati a fornire visibilità a sistemi fisici e virtuali: Hp Insight Dynamics – Vse (Virtual server environment, disponibile dal prossimo mese) mira, ad esempio, a estendere la vita dei data center, analizzando e ottimizzando nello stesso modo le risorse fisiche e virtuali, «travalicandone i confini e considerando i server a livello logico», ha aggiunto Furlani.

La società ha anche apportato miglioramenti a Operations Orchestration, con integrazioni che intendono espandere l’automazione lungo i servizi di business, nel loro complessivo ciclo di vita, massimizzando la disponibilità e accelerando il time to market. «L’80% dei problemi It deriva da errori di implementazione nella configurazione, se non da quest’ultima direttamente – ha proseguito Furlani -. Operations Orchestration, invece, si sposa ad ambienti da riconfigurare. Un’interfaccia grafica mostra l’interconnessione tra server, i ragionamenti vengono portati avanti in ottica business continuity e le procedure standardizzate. L’obiettivo è di consentire una riduzione del 40% dei costi di change management».

Infine, per imprimere velocità ai processi di trasformazione verso le infrastrutture di nuova generazione, Hp ha varato la Adaptive Infrastructure as a Service (AlaaS), che “consente” l’accesso ai data center gestiti da vendor e di utilizzare, applicando il servizio a richiesta, una piattaforma ottimizzata per Microsoft Exchange, Sap e altre applicazioni critiche.

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