Il Credito Cooperativo in aiuto alle aziende del Varesotto

Al via un’iniziativa per raccogliere finanziamenti a sostegno della liquidità del sistema manifatturiero locale.

Un prestito obbligazionario emesso, e totalmente garantito, per le imprese e gli imprenditori associati all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
Non è uno spot pubblicitario del ministro Roberto Maroni, che nella cittadina della sponda lombarda del Lago Maggiore ha i suoi natali, bensì la proposta della Banca Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate.

Della durata di 24 mesi, con un rendimento annuo del 2,25% e un taglio minimo sottoscrivibile pari a 1.000 euro, «l’iniziativa – come si legge in una nota ufficiale – ha come obiettivo quello di creare, attraverso la raccolta, un plafond il cui ammontare verrà messo a disposizione per il finanziamento del sistema produttivo del territorio».

Ma non si tratta della sola volontà di raccogliere fra gli imprenditori del Varesotto i fondi necessari per finanziare altri imprenditori della medesima zona. Bensì di un impegno in qualità di “banca locale” da parte dell’istituto di credito, visto che l’importo complessivo a cui si fa riferimento comprenderà  quanto raccolto dalla sottoscrizione del prestito obbligazionario, ma anche una quota del 50% messa a disposizione da Bcc a beneficio del sistema manifatturiero locale.

E mentre il prestito in questione potrà essere sottoscritto da qualsiasi impresa, senza vincoli territoriali all’interno della Provincia di Varese, a beneficiarne (anche se soggetti diversi dai sottoscrittori dell’obbligazione) potranno essere soltanto le imprese associate all’Unione Industriali con sede legale oppure operativa nei comuni dove la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è autorizzata a operare. Il che comprenderebbe 46 comuni della provincia lombarda in questione, dove sono censite oltre 1.000 aziende.

L’importo massimo di finanziamento (di norma chirografaro) sarà di 200.000 euro, a eccezione degli interventi di ricapitalizzazione dell’impresa che, previa valutazione, potrebbero venir concessi finanziando un valore fino a due volte superiore all’ammontare dell’aumento deliberato o effettuato dall’azienda.
A un tasso fisso pari al 3,25% annuo, il finanziamento scade dopo 24 mesi e prevede rimborsi a cadenza mensile.

«Con oltre 400 banche di Credito Cooperativo presenti in tutta Italia, dopo la sperimentazione in terra lombarda – stando a quanto dichiarato da Michele Graglia, presidente dell’Unione Industriali della provincia di Varese -, l’intervento potrebbe essere potenzialmente replicato per sostenere lo sviluppo economico dell’intero Paese».

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