Il Cnipa guarda al futuro con il piano triennale

Pubblicata l’analisi di fabbisogni e progetti per il periodo 2007-2009. Accelerare l’attuazione del Codice dell’amministrazione digitale

Il Cnipa ha pubblicato il piano triennale 2007-2009 (www.cnipa.it) per
l’informatica nella Pubblica amministrazione centrale. Il piano, che ha raccolto
le proposte di 19 amministrazioni centrali dello Stato e 12 enti pubblici non
economici presenta l’analisi dei fabbisogni finanziari e illustra i futuri
progetti di innovazione tecnologica.

L’analisi del Centro nazionale per l’informatica nella Pa stima in 2,2 miliardi di euro per il 2007, 2 per il 2008 e 1,8 per il 2009 la spesa complessiva delle amministrazioni presenti nel piano.
Per il triennio, spiega il rapporto “il fabbisogno di spesa evidenziato dalle amministrazioni non si discosta significativamente da quanto richiesto nel precedente piano triennale”. E’ vero però che nel frattempo sono diminuiti gli stanziamenti in maniera significativa “La minore disponibilità di risorse finanziarie – sottolinea il Cnipa – ha costretto le amministrazioni a ripianificare in maniera significativa le iniziative previste per il 2006”
tanto che nel piano triennale 2007-2009 sono state ripresentate la maggior parte
delle iniziative presenti nella precedente versione che erano state sospese per
carenza di risorse.



Vista la situazione è il caso di
puntare

sulla razionalizzazione della spesa.
Nell’ambito dei servizi di connettività, per esempio, sono possibili ulteriori risparmi completando la migrazione dei servizi di connessione della Rupa da circuiti dedicati a collegamenti di tipo xDsl (anche facendo ricorso a fornitori diversi da Telecom).
La migrazione riduce i costi (la stima è del 30%) e rende disponibile maggiore banda trasmissiva. I
risparmi aumenteranno con la disponibilità dei nuovi servizi del Sistema pubblico di connettività
(Spc), il cui avvio operativo è previsto per la fine del 2006.
Altre azioni di sistema pianificate per il prossimo triennio hanno la finalità di migliorare la qualità dell’offerta partendo dallo sviluppo del “Portale nazionale
del cittadino”
(italia.gov.it) attivo dal giugno 2002 come punto di
aggregazione e di accesso alle informazioni e ai servizi on line della Pa.


Fra gli obiettivi del piano triennale c’è comunque
l’accelerazione verso l’attuazione del Codice dell’amministrazione digitale con
la messa a disposizione dei cittadini degli indirizzi di posta elettronica, in
particolare degli uffici competenti per gli atti ed i procedimenti di maggiore
interesse, con l’indicazione di quelli abilitati alla posta certificata; la
realizzazione di servizi di informazione preventiva in modalità telematica, per
fornire per posta elettronica informazioni, documenti e notizie in merito a
scadenze, pagamenti, rinnovi, ecc.; l’estensione dell’utilizzo della posta
elettronica; l’adozione della Carta nazionale dei servizi (Cns) come strumento
per accedere in sicurezza ai servizi in rete per i quali sia necessaria
l’identificazione dell’utente e la diffusione dei pagamenti online.


Riuso del software, diffusione delle
soluzioni
open source, sono le altre indicazioni fornite dal Cnipa
nelle 165 pagine del rapporto che ricorda anche che l’Inps prevede la diffusione
ai propri utenti di carte Cns e l’integrazione dei sistemi di accoglienza; l’Aci
ha programmato la centralizzazione delle procedure di autenticazione in ottica
Single Sign on in modo da consentire anche ai dipendenti dotati di Cns di
accedere ai servizi on line; l’Istat completerà la realizzazione di un sistema
unico di autenticazione e autorizzazione che costituirà una componente del
proprio Portale; l’Inail sostituirà, nel breve termine, l’attuale sistema di
autenticazione basato su Pin e password con uno basato su certificati
qualificati in conformità con gli standard Cns, mentre l’Arma dei Carabinieri
punta a sviluppare il servizio di posta elettronica, l’Agenzia delle entrate il
processo tributrario online, i vigili del fuoco un sistema di gestione
documentale per lo scambio di documenti informatici con imprese e cittadini e
l’Avvocatura dello Stato cerca di realizzare un progetto di interoperabilità con
gli organi della giustizia amministrativa.

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