Il Cio di Electrolux promuove l’Italia

I datacenter del gruppo si consolidano in un unico centro a Pordenone, realizzato insieme a Ibm nel rispetto dell’ambiente. Protagonista la virtualizzazione.

Il produttore di elettrodomestici Electrolux ha deciso di consolidare i suoi 29 datacenter europei in un unico centro, a Pordenone.

Come comunicato in una nota, il piano di Electrolux è stato avviato nel gennaio scorso con lo scopo di semplificare i processi centrali, consolidare e standardizzare l’infrastruttura dei sistemi informativi dell’azienda e ridurre i costi operativi. A progetto ultimato Electrolux si aspetta di ottenere risparmi di oltre il 40%.

Il consolidamento dei 29 data center in uno solo porterà a Electrolux grandi economie di scala: 50 sistemi di tipo iSeries saranno concentrati in 4 macchine, mentre il numero di server Windows scenderà anche di più, grazie alla possibilità di gestire 250 server virtuali in soli 9 rack di macchine, che occuperanno appena 15 metri quadrati. La rete San (Storage Area Network) consente a Electrolux di effettuare il backup di un volume di dati equivalente al contenuto di 4mila laptop.

Il Cio di Electrolux, Bertil Norberg, conta che il datacenter unificato possa migliorare il livello dei servizi It alle business unit e anche ridurre i consumi energetici, in linea con l’obiettivo della società di diminuire complessivamente del 15% il consumo di energia in tutte le proprie attività nei prossimi tre anni.

Perché Pordenone come hub tecnologico europeo del gruppo? Secondo il Cio per via dell’importanza dell’Italia nel sistema industriale Electrolux e per le capacità del territorio di fornire talenti in quest’area tecnologica.

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