Ibm sposa il partitioning di VmWare

Big Blue rivenderà e supporterà Esx Server, soluzione per far convivere Linux e Windows sullo stesso sistema.

Ibm ha annunciato che rivenderà e supporterà direttamente VmWare Esx Server, la soluzione dell’omonima società per il partizionamento di server Intel based.


Il prodotto, usato per effettuare partitioning di sessioni Windows e Linux sulla stessa macchina, può essere inquadrato sia nelle iniziative di server consolidation, sia come elemento della strategia di più ampio respiop che Big Blue sta conducendo su Linux.


Nonostante la società disponga già di proprie soluzioni di partitioning per sistemi mainframe e Unix, quella prodotta da Vmware le consente di abbracciare un mercato, quello dei server Intel (e, quindi gli xSeries) che per massa critica può rappresentare un grande valore in ambito Linux.


Ibm e Vmware avevano già annunciato una iniziativa congiunta di sviluppo di soluzioni. L’attuale annuncio le dà concretezza, soprattutto dal punto di vista del supporto operativo, che Big Blue ha garantito agli utenti che vogliono saggiare il compattamento del proprio comparto server facendo girare Windows e Linux sullo stesso sistema.


Esx Server viene venduto a 4mila 200 dollari per sistemi a uno o due processori, e a 11mila e 200 dollari per server fino a otto processori.

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