I tablet crescono, ma non assorbono la crisi dei client

I dati Sirmi relativi al terzo trimestre dell’anno confermano la negatività già vista nei mesi precedenti. Bene solo i tablet, con Apple al 65% di share.

Non basta una crescita a tre cifre dei tablet per compensare il calo generale del mercato client nel nostro Paese.
Lo sostiene Sirmi, presentando i dati relativi alle vendite di pc client in Italia nel terzo trimestre dell’anno.
Complessivamente il comparto registra perdite a due cifre tanto in valori, scesi del 13,2% a 608,8 milioni di euro, tanto in volumi, che si attestano a 1.383.150 unità, in calo del 20,3%.

I segni sono tutti negativi, sia che si tratti di prodotti destinati al mercato business, sia che si tratti di prodotti per il mondo consumer, con due uniche eccezioni: i tablet, come già accennato, e le workstation, che crescono del 3,9% a 8.840 unità, per un valore complessivo di 20,1 milioni dio euro, anche in questo caso in crescita del 3,3%.

Così, i desktop si attestano a 342.150 unità, in calo del 6,8% in termini di volumi, per un fatturato di 118,8 milioni, a sua volta in calo dell’11,2%.
Non va certo meglio sul fronte dei notebook: qui il risultato complessivo si attesta a 675.000 unità, in calo del 18,5%, per un valore complessivo di 350,9 milioni di euro (-17%).
Confermato, di nuovo, il tracollo dei netbook: le 148.900 unità risultano in calo del 67%, mentre i 28,1 milioni di euro complessivi raccolti mostrano, anno su anno, un regresso del 69%.
Sempre poco rilevante il peso dei thin client, che con 5.110 unità registrano un calo del 5,9% e rappresentano un mercato da 800.00 euro.

Abbiamo volutamente lasciato per ultimo il segmento dei tablet.
Crescono a tre cifre, abbiamo detto all’inizio.
In concreto, questo significa 202.750 unità (+174,2%) per un giro d’affari di 90,1 milioni di euro, in crescita del 166,4%.
La parte del leone continua a essere ad appannaggio di Apple, ma rispetto a un anno fa la share ascrivibile agli iPad è più contenuta: si parla comunque di un 65% del comparto, per oltre 130.000 unità vendute, con una crescita del 94% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
Samsung segue, con una share del 18%, e a sua volta tiene a distanza gli altri contendenti, Asus, terza in classifica, e Olivetti quarta, con un distacco notevole.

Sirmi non dà in questo momento alcun segno di speranza per una chiusura d’anno di segno positivo.
Mantiene tuttavia un certo attendismo per il periodo natalizio, confidando in una stagionalità che faccia superare il pessimismo attuale.

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