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HP Inc.: spirito da startup, esperienza di generazioni

Canegrati HpCome già Hewlett Packard Enterprise pochi giorni fa, anche per HP Inc. è arrivato il momento della “presentazione in società”.
Così, nel suo terzo giorno ufficiale di vita, la nuova Hp ha riunito a Milano partner e clienti per raccontarsi.
Sul palco Tino Canegrati, che ne tiene salde le redini, più che mai convinto della necessità non semplicemente di festeggiare, ma di spiegare quali sono le fondamenta su cui poggia e poggerò quella che a tutti gli effetti può essere definita una “startup”, se pur “ben finanziata”, come preciserà più tardi Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, presente per sancire una volta di più la partnership tra le due aziende.
La separazione non è che uno dei tanti step di una società nata 76 anni fa”, ha subito sottolineato Canegrati, che non ha perso l’occasione per ricordare come in HP resti “un’anima di ingegneri e inventori“.
La vision della nuova HP? A Canegrati bastano nove parole: “Creare tecnologie che migliorino la vita di ognuno, ovunque”.
E il manager parla di una missione precisa: “Il nostro compito è creare esperienze straordinarie. Per questo non ci sarà mai nel nostro portafoglio un prodotto me too”.
Leadership nel mondo del printing e dei personal system, innovazione, con la forza di un portafoglio di 18.000 brevetti, presenza sul mercato, grazie a un ecosistema di 230.000 partner nel mondo, questi sogli asset da cui partire.
Innovazione è la leva su cui spinge Canegrati, che parla di un percorso in tre step.
Capitalizzare il presente, anticipare cogliendo cambiamenti e opportunità, creare il futuro”.
Essere leader in settori maturi come quello dei personal system e del printing non è un limite, per Canegrati, che sottolinea come HP continui a investire per portare prodotti nuovi proprio in segmenti considerati maturi
I pc non sono tutti uguali”, ripete come un mantra. “Portiamo innovazione proprio qui, perché nuove esperienze di utilizzo cambino il modo di lavorare”.
Quanto ad anticipare il mercato, bastano tre esempi: la stampa 3D, il digital packaging e i servizi.
Canegrati porta ad esempio le confezioni personalizzate per le bottiglie CocaCola o per i vasetti Nutella, realizzate con tecnologie HP, ma soprattutto cita Pagewide, “tecnologia che ispirerà la prossima rivoluzione industriale e che verrà utilizzata anche nelle stampanti 3D, per rivoluzionare il manufacturing”.
Sul fronte dei personal system, la parola chiave è “blended reality”, ovvero portare nello stesso luogo fisico e digitale, creare una fusione tra reale e virtuale, in un’ottica di creatività e collaborazione.
In questo caso la parola chiave è Sprout.
Ed è qui che già qualche novità c’è.
A www.01net.it Tino Canegrati ha raccontato il prossimo arrivo della versione business di Sprout sul mercato italiano, dove non era stata introdotta la prima versione consumer della piattaforma. Soprattutto, ha raccontato di un interesse molto caldo da parte di alcuni segmenti di mercato, dalle banche alle assicurazioni al retail, per il software development kit.
Stanno lavorando per studiare nuovi utilizzi e applicazioni, soprattutto nell’ambito degli sportelli self service o comunque dei cosiddetti sportelli unattended”.
La conclusione?
Semplice: “La nuova HP Inc. nasce con uno spirito da startup, più piccola, snella e veloce rispetto al passato, ma con una dimensione internazionale, solida finanziariamente e con una forte esperienza che la ha portata a servire tre generazioni umane di clienti”.

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