Hds: battere la logica del costo per Gigabyte

Le valutazioni del vicepresident Emea della società, Dario Pardi, sull’onda della crescita del mercato storage.

La spesa per lo storage continua a crescere, a beneficio di vendor come Hds, la divisione It di Hitachi Ltd, che in Italia indirizza in particolare questo mercato, che nel primo semestre appena concluso ha raggiunto risultati di particolare evidenza, con una crescita “a due cifre”, come si limita a dichiarare la società.

Non che non ci siano difficoltà, ammette Dario Pardi, vice president per l’Emea del sud e il Benelux, soprattutto perché la vendita di soluzioni storage d’avanguardia cozza come in pochi altri settori It con la difficoltà di accettare il cambiamento.

«Senza cambiamento, ossia senza mettere in discussione l’architettura stessa dello storage, tutto si risolve nel discutere di costo al Gigabyte – commenta Pardi -. E conseguentemente le differenze tecnologiche dei vari vendor scompaiono e vince chi fa un prezzo più basso».

Ciò, nell’ottica di Pardi, danneggia in particolare un produttore come Hds che del progresso tecnologico ha fatto la sua bandiera.

Ma quando si tratta di guardare in faccia alla realtà, Pardi non si nasconde dietro ad un dito. «Se le cose stanno come stanno – sostiene il manager – in particolare se solo il 2-3% delle grandi aziende italiane ha implementato una architettura di Information lifecycle management, la colpa in larga misura è proprio di noi vendor che abbiamo difficoltà a portare avanti con determinazione un’offerta che nel breve periodo ci fa perdere fatturato».

Fortunatamente per le aziende come Hds, la tecnologia non porta solo novità che fanno risparmiare i clienti e riducono i fatturati dei vendor: la tendenza più evidente in questo momento, quella verso le architetture orientate ai servizi, mette tutti d’accordo perché offre chiari vantaggi ai clienti, in termini, per esempio, di gestibilità delle soluzioni e, allo stesso tempo, non deprime ma stimola l’offerta.

Hds è una convinta sostenitrice di questa tendenza perché ritiene che vada nella direzione dell’incremento di competitività dei processi aziendali, tanto da aver creato una soluzione specifica in area storage chiamata Soss, ossia Storage Oriented Solution Services, una sigla che si va ad aggiungere alle già note Soa per le architetture e Soi per le infrastrutture.

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